La lettura sbagliata di Di Maio sul voto in Baviera: definisce i Verdi una «nuova forza»

Le analisi approssimative su quanto sta accadendo in altri Paesi d’Europa e del mondo a livello elettorale sembra accomunare più di ogni altra cosa i due partiti al governo in Italia, Movimento 5 Stelle e Lega. Ieri, in Germania, si è votato per il rinnovo dell’esecutivo del Land della Baviera, snodo cruciale – anche se si tratta di un voto locale – per comprendere l’aria che tira nel Paese governato da Angela Merkel. La sorpresa maggiore, oltre al crollo dei cristiano sociali della Csu, è l’ascesa del partito dei Verdi che ha ottenuto un rilevante 17,7%.

LEGGI ANCHE > E Salvini lasciò solo Di Maio a difendere la manovra

L’analisi sbagliata di Di Maio sul voto in Baviera

Esulta Luigi Di Maio per il crollo del partito alleato di Angela Merkel e, contestualmente, anche per il dimezzamento dei voti del Partito Socialista (superato anche da una deludente Alternative für Deutschland), definiti dal leader del Movimento 5 Stelle come «i Forza Italia e Pd tedeschi». In un post su Facebook, il vicepremier inserisce il voto in Baviera in «quel terremoto politico che avverrà in Europa», con riferimento alle prossime elezioni europee del 2019.

«Emergono nuove forze politiche – scrive Luigi Di Maio, mostrando un dato delle prime proiezioni del Land -. In particolare i Verdi che raddoppiano i voti fuori dallo schema destra/sinistra, a dimostrazione che l’ambiente è un valore sempre più importante. L’Italia, ora possiamo dirlo, è precursore dell’Europa che cambia. Così come abbiamo contribuito a fondarla, saremo protagonisti nel rifondarla. Sarà la fine dell’austerità e l’inizio della solidarietà. Sta per arrivare la Manovra del Popolo anche a livello europeo».

Baviera, il successo dei Verdi e la distanza con le forze populiste

Ora, al di là di improbabili voli pindarici tra il voto in Baviera e la manovra del popolo europea, c’è un dato di fatto che inficia totalmente l’analisi politica di Luigi Di Maio. Che dimostra di conoscere poco la politica tedesca. I Verdi esistono da 40 anni e non sono una forza politica «nuova». Scorretta anche l’affermazione che siano fuori dagli schemi tradizionali destra/sinistra. In quanto forza ecologista e progressista, infatti, i Verdi sono sempre stati schierati nel campo del centro-sinistra, riuscendo – tra le altre cose a riprova di questa affermazione – a intercettare benissimo i consensi che il partito socialista ha perso in queste ultime elezioni. Molti elettori socialisti, infatti, in questa tornata hanno deciso di votare per i Verdi.

Poi, l’altro elemento che Di Maio probabilmente ignora è che i Verdi sono una forza fortemente europeista, a favore delle frontiere aperte, dell’accoglienza nei confronti dei migranti, propositivi verso il progetto degli Stati Uniti d’Europa. Insomma, proprio l’esatto contrario delle forze populiste che ci sono in Italia. Inoltre, i Verdi non furono particolarmente benevoli con l’ingresso dei rappresentanti del Movimento 5 Stelle all’interno del Parlamento Europeo. Insomma, celebrare una loro vittoria come simbolo del «terremoto in Europa» è davvero fuorviante. Al limite della mistificazione della realtà.

FOTO: ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

Share this article