Cosa resterà di queste rate 80

Non saranno proprio 80 queste rate, ma l’assonanza con la famosa canzone di Raf è stata una tentazione troppo forte. La Lega deve restituire ancora 40 milioni dei 49 iniziali (gli altri 9 sono stati recuperati sui conti di Bossi e Belsito, sui conti del partito, attraverso una trattenuta sulla pensione da europarlamentare dello stesso Senatùr e da vari immobili e proprietà del Carroccio) e lo farà attraverso una cadenza di 600mila euro all’anno.

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Rate Lega, come avverrà il pagamento

Insomma, occorreranno comunque diversi decenni prima che la restituzione allo Stato dei soldi ottenuti da rimborsi elettorali non dovuti possa dirsi conclusa. Certo, 49 milioni di euro non risolvono una manovra economica, ma possono dare respiro alle casse degli enti locali, finanziando ad esempio le opere pubbliche nei piccoli comuni.

Abituati ai grando numeri dei bilanci dello Stato (specialmente di fronte a un debito pubblico monstre), forse, perdiamo di vista il vero valore della somma, che è comunque significativo e che, con una restituzione di questo tipo, non avrà mai un impatto concreto che i cittadini potranno toccare con mano. Tra 80 anni – o meglio, tra circa 67 anni – il valore dei soldi sarà lo stesso? E la Lega, soprattutto, esisterà ancora?

Rate Lega, ma tra 60 anni il partito esisterà ancora?

La vita media di un partito in Italia è molto bassa. Quello più longevo – e, attenzione, si parla di un caso estremo e per forza di cose particolare – è la Svp (Sudtiroler Volkspartei), con i suoi 73 anni. La Lega, che ha già cambiato nome togliendosi il Nord dal simbolo, è destinata – per una naturale evoluzione – ad assumere altre forme, nonostante l’augurio di immortalità che alcuni suoi deputati le hanno elargito, commentando proprio l’iter infinito attraverso il quale si snoderà la restituzione dei 49 milioni. Riuscirà nell’impresa di restare uguale a se stessa, con lo scopo di far rientrare nelle casse dello Stato fino all’ultimo centesimo dei rimborsi illegittimi?

Vogliamo poi paragonare la restituzione della Lega (un’istanza della difesa, come è stata definita dai magistrati, utilizzata anche in altri casi) a quella di un cittadino qualunque che si appresta a pagare un mutuo e che avrà molto meno tempo, in proporzione, per estinguerlo? Tra l’altro con interessi che, nel caso del Carroccio, non sono previsti. Il dramma dei prestiti, delle dilazioni dei pagamenti, degli acquisti a rate a tasso variabile non verrà mai vissuto dai dirigenti della Lega. Cosa resterà, allora, di queste rate 80? Molto probabilmente – sempre citando Raf -, soltanto una radio che canta.

FOTO: ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

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