La Corea del Nord è intenzionata a smettere di fare i test missilistici
19/09/2018 di Gaia Mellone
In una conferenza stampa con Kim Jong-Un, il presidente della corea del sud Moon-Jae ha annunciato che la Corea del Nord è intenzionata a chiudere il progetto dei test missilistici in presenza di esperti internazionali, e che si tratta del primo passo per denuclearizzare la penisola.
Kim e Moon, stop ai test ma nessun chiarimento sulla denuclearizzazione
Dopo un summit di tre giorni a Pyongyang, i leader coreani hanno deciso di unire le forze per trasformare la penisola in una «terra di pace, senza armi o minacce nucleari». La firma del trattato sancisce un primo passo verso la pace e «aprirà una porta verso un miglioramento consistente dei rapporti tra i due paesi» ha sottolineato Kim. L’accordo prevede anche che la Corea del Nord chiuda il centro missilistico di Dongchang-ri, dove vengono effettuati i test che tanto preoccupano gli Usa. A patto che proprio gli Usa «adottino misure reciproche». Kim Jong Un non ha chiarito bene in quali termini, ma sembra davvero improbabile che anche Donald Trump decida di chiudere il suo arsenale nucleare. Intanto però, il presidente degli Stati Uniti ha festeggiato la firma del trattato con un tweet, dove ha scritto che la scelta di Kim di «permettere ispezioni sul nucleare e avviare le trattative» unita all’intenzione di ospitare le Olimpiadi congiuntamente nel 2032 sono notizie «davvero eccitante».
Kim Jong Un has agreed to allow Nuclear inspections, subject to final negotiations, and to permanently dismantle a test site and launch pad in the presence of international experts. In the meantime there will be no Rocket or Nuclear testing. Hero remains to continue being……..
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) September 19, 2018
….returned home to the United States. Also, North and South Korea will file a joint bid to host the 2032 Olympics. Very exciting!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) September 19, 2018
Kim però non ha mai parlato chiaramente di denuclearizzazione. Già durante l’incontro con Donald Trump la sua posizione era risultata vaga, e le contrattazioni tra Nord Corea e Usa su questo tema delle ultime settimane hanno subito un forte rallentamento.
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Kim e Moon, il summit di Pyongyang verso la demilitarizzazione del confine
La firma del trattato sancisce comunque un primo passo verso la pace e «aprirà una porta verso un miglioramento consistente dei rapporti tra i due paesi» ha sottolineato Kim. «Non sarà un percorso facile, ci saranno sfide importanti – ha aggiunto il leader nordcoreano – ma più ci impegneremo per superare gli ostacoli, più diventeremo forti». I due leader hanno deciso di unire le reti ferroviarie dei due paesi, che attraversano la penisola da est a ovest lungo uno dei confini più pericolosi del mondo. Tutto ciò che verrà trasportato oltre e lungo in confine verrà sottoposto all’osservazione e approvazione del commando delle Nazioni Unite guidato dagli Stati Uniti. Inoltre, i due paesi hanno annunciato di concordare nella creazione di una commissione militare congiunta per risolvere qualsiasi controversia tra le due nazioni, e di stabilire 11 soldati per paese a tutela del confine entro la fine dell’anno. L’obbiettivo è quello di demilitarizzare il confine e renderlo più sicuro, anche attraverso una no-fly zone e la sospensione di prove di fuoco nell’area.
La corea del Sud ha inoltre dichiarato che permetterà ai suoi cittadini di visitare la zona turistica del Monte Kumgang: era infatti vietato dal 2008, quando un soldato nordcoreano sarà ad un turista del Sud Corea. Sarà anche avviato un progetto per permettere alle famiglie che erano rimaste divise dalla guerra del 1950-53 di incontrarsi in un luogo appositamente creato. Fino ad ora era permesso vedere solo un parente per volta e per poche ore.