L’Onu manderà una squadra in Italia per vigilare contro violenza e razzismo

Continuare a ignorare l’emergenza razzismo e violenza in Italia, specialmente dopo l’ultimo appello dell’Onu, è davvero da miopi. L’Alto commissario per i diritti umani Michelle Bachelet ha annunciato l’invio di ispettori delle Nazioni Unite nel nostro Paese per valutare i continui episodi di violenza e di razzismo nei confronti di migranti, rom e in generale persone di discendenza africana.

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L’Onu richiama l’Italia sul rispetto dei diritti umani

Un vero e proprio smacco per un Paese civile, che deve subire l’onta di un richiamo ufficiale da parte di un organismo sovranazionale. Allo stesso modo e per lo stesso motivo, il richiamo è arrivato anche per l’Austria che, guardacaso, è governata dal cancelliere Sebastian Kurz, alleato di spicco di Matteo Salvini in Europa.

La decisione delle Nazioni Unite non è stata accolta bene dal governo. Matteo Salvini continua a insistere sullo slogan «Non prendiamo lezioni da nessuno», stavolta applicato con convinzione anche all’Onu. Il che, ovviamente, equivale a ignorare l’appello di un organismo che vigila sulla parità e sull’importanza del rispetto dei diritti dell’uomo. Anzi, Salvini contrattacca e dichiara come questo organismo, nella sua personalissima opinione, sia prevenuto e disinformato sulla situazione italiana.

L’Onu richiama l’Italia soprattutto sulla gestione delle ong

Sotto la lente d’ingrandimento dell’Onu, in questo momento, c’è soprattutto la questione migranti, con la politica di mancata accoglienza nei porti italiani delle organizzazioni non governative. «Il Governo italiano – ha detto Michelle Bachelet – ha negato l’ingresso di navi di soccorso delle Ong. Questo tipo di atteggiamento politico e di altri sviluppi recenti hanno conseguenze devastanti per molte persone già vulnerabili. Anche se il numero dei migranti che attraversano il Mediterraneo è diminuito, il tasso di mortalità per coloro che compiono la traversata è risultato nei primi sei mesi dell’anno ancora più elevato rispetto al passato».

FOTO: account Twitter UNHCR

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