Venezuela, al via la nuova moneta

L’iperinflazione e la crescita spropositata dei prezzi ha portato il governo Venezuelano alla decisione di introdurre una nuova moneta nel paese. Si tratta del Bolivar Soberano, ed è entrato in circolazione da oggi.

Nuova Moneta in Venezuela, come funziona il Bolivar Soberano

Erano ancora forti le incertezze sulla mossa del governo venezuelano sull’introduzione della nuova moneta: avrebbe dovuto cominciare a circolare già martedì 21 agosto, ma le banche erano chiuse, per via di una decisione del presidente Nicolás Maduro. Da oggi però il Bolivar Soberano prende il posto del bolivar fuerte in via ufficiale. La nuova moneta, che ha 5 zeri in meno della precedente, è legato al pedro, la criptovaluta controllata dal governo introdotta lo scorso febbraio e a sua volta legata alla produzione petrolifera:un pedro equivale a un barile di petrolio. 

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Nuova moneta in Venezuela, introvabile e dal valore bassissimo

Le lunghe file di fronte ai bancomat di oggi sono state il simbolo di una mossa che è tutt’altro che conveniente. La moneta nazionale è infatti già svalutata del 1300 per cento, e il fatto che sia quasi irreperibile non aiuta. Molte banche non avevano abbastanza contanti per soddisfare le richieste, oppure ne emettevano solo in pezzi da 10, che non bastano neanche per prendere un caffè al bar. Il costo dei beni di prima necessità è alle stelle. Per acquistare un pollo servono 14,6 milioni di bolívar (poco più di 2 dollari), mentre un rotolo di carta igienica vale 2,6 milioni, per un chilo di carote servono circa 3 milioni (46 cent), per un pacco di spaghetti 2,5 milioni (38 centesimi). Confronti terrificanti, che emergono anche dal reportage fotografico realizzato da Carlos Garcia Rawlins e ripreso da molti media internazionali.

Nuova moneta in Venezuela, vano tentativo di aiutare un paese allo sfascio

Secondo delle stime realizzate dalla Caritas qualche mese fa, nel Paese ci sarebbero circa 280mila bambini denutriti mentre un bambino su tre presenterebbe danni fisici e mentali irreversibili. Le farmacie sono sprovviste, milioni di persone tentano la fuga verso i paesi confinanti: Colombia, Brasile, Ecuador e Perù sembra abbiano chiuso le frontiere dispiegando gli eserciti. Pur essendo il paese del petrolio, manca persino la benzina. Eppure Maduro continua ad ostentare cieca sicurezza e sostiene la scelta della nuova moneta: «Abbiamo individuato la formula rivoluzionaria che mette il lavoro al centro, per un riequilibrio generale della società, basato sulla produzione di beni e la remunerazione del salario – ha dichiarato, aggiungendo -Sconfiggeremo definitivamente il modello perverso che ha dollarizzato i prezzi, e la schiavitù di dover ogni giorno vedere il valore del biglietto verde». 

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Credit Immagine di copertina: © [E]Avn/Xinhua via ZUMA Wire)

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