Emergenza legionella a Milano. Terza vittima e altri 17 casi

25/07/2018 di Enzo Boldi

È salito a tre il numero dei morti per legionella a Bresso, comune a nord di Milano. L’ultima vittima è una donna di 84 anni, ricoverata all’ospedale Bassini di Cinisello Balsamo dopo aver manifestato i primi sintomi dell’infezione. Nello stesso nosocomio erano ricoverati anche gli altri due anziani, morti tra lunedì e martedì a causa dello stesso batterio che sta seminando il panico tra i cittadini. Oltre ai tre decessi, infatti, sono stati registrati altri 17 casi nella zona compresa tra Bresso, Cusano Milanino e Cormano, scatenando una vera e propria emergenza legionella nell’hinterland milanese.

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«È in atto un’attività di verifica dei siti e delle abitazioni dove abitano le persone ammalatesi di legionella – ha spiegato all’Ansa l’assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera -. Si tratta di individuare la presenza attiva e lo sviluppo del batterio e di bonificare i luoghi interessati. A ore attendiamo l’esito dei primi esami e controlli eseguiti».

Emergenza legionella, al via la bonifica degli impianti idrici

Le autorità sono all’opera per individuare la fonte primaria per la proliferazione del batterio, con particolare attenzione a impianti di vaporizzazione e nebulizzazione dell’acqua, ma anche i sistemi di irrigazione delle piante in luoghi pubblici e privati. Nel frattempo, in tutti i palazzi della zona si sta provvedendo alla sanificazione degli impianti idrici, mentre una task force sta coordinando i singoli interventi e gli incontri informativi con i cittadini dei tre comuni coinvolti.

Emergenza legionella, il batterio killer che vive nell’acqua

Il virus della legionella, o legionellosi, è una malattia infettiva provocata dal batterio denominato Legionella pneumophila. L’acqua è la fonte principale del contagio, perché si tratta di microorganismi molto resistenti che stagnano all’interno di tubature e rubinetti. Il virus colpisce soprattutto gli anziani e insorge in modo molto brusco e invasivo: brividi, febbre, malessere mialgie e cefalee, per poi degenerare con tosse violenta, dolori al torace e difficoltà respiratorie e cardiache. La tasso di mortalità globale per chi è affetto dalla malattia, si attesta tra il 15 e il 20%, proprio a causa della natura resistente del batterio.

 

(foto di copertina: Federico Gambarini/dpa)

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