Sono 39 i profili sotto inchiesta per le minacce sui social network a Sergio Mattarella

Accuse d’altri tempi per minacce e insulti rivolti attraverso i modernissimi canali dei social network. Sono 39 i profili sotto inchiesta della procura di Palermo per le offese e le minacce di morte al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel contesto della fine del primo giro di consultazioni, con il rifiuto del capo dello Stato a individuare come ministro dell’Economia Paolo Savona e la successiva remissione del mandato da parte di Giuseppe Conte, il presidente della Repubblica entrò nel mirino degli haters sui social network.

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Minacce Mattarella, le indagini dopo le consultazioni

In modo particolare, una serie di persone iniziò a insultarlo, paragonando il suo destino a quello del fratello Piersanti Mattarella, ucciso in un agguato della mafia mentre ricopriva la carica di presidente della Giunta regionale siciliana. «Hanno ucciso il fratello sbagliato», «Ti hanno ucciso il fratello, non ti basta?» erano soltanto alcuni dei commenti odiosi che circolavano in quelle ore e sui quali la procura di Palermo sta indagando.

Minacce Mattarella, cosa rischiano gli indagati

I magistrati titolari dell’inchiesta, l’aggiunto Marzia Sabella e il sostituto Gery Ferrara, stanno lavorando sui reati di attentato alla libertà del presidente della Repubblica, offesa all’onore a e al prestigio del presidente della Repubblica. Non si esclude nemmeno il reato di istigazione a delinquere. Per tutti gli atti contrari alla figura del presidente della Repubblica è prevista una pena che può arrivare anche a 15 anni di reclusione.

Diversi haters di Sergio Mattarella sono stati immediatamente identificati. Per altri account tra i 39 presi sotto esame, invece, sono in corso le indagini per capire se possono esser fatti risalire a persone reali oppure se si tratta semplicemente di fake.

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