Lo scontro Salvini-Trenta? Il ministro della Difesa non vuole perdere il comando nel Mediterraneo

09/07/2018 di Redazione

Scontro tra Matteo Salvini ed Elisabetta Trenta. Il leader della Lega, dopo aver ordinato di bloccare le navi delle ong, ora vuole fermare le imbarcazioni militari che trasportano migranti nel Mediterranio. È diventato un caso lo sbarco di sabato sera al porto di Messina del pattugliatore irlandese ‘Samuel Beckett’ con 106 profughi a bordo, quasi tutti sudanesi, che erano stati salvati in acque Sar maltesi tra il 4 e 5 luglio. La Beckett partecipa all’operazione Sophia che da febbraio scorso è sotto guida italiana. Il ministro dell’Interno ha annunciato ieri di voler portare al tavolo europeo di Inssbruck di giovedì prossimo la richiesta italiana di bloccare l’arrivo nei porti italiani delle navi delle missioni internazionali attualmente presenti nel Mediterraneo.

Salvini-Trenta, la Difesa non vuole perdere il comando delle operazioni nel Mediterraneo

Nel giro di poche ore è arrivata una precisazione dal ministero della Difesa, che ha spiegato che l’operazione Sophia «è una missione europea ai livelli Esteri e Difesa, non Interni», che «quel che vanno cambiate sono le regole di ingaggio», e va fatto «nelle sedi competenti, non a Innsbruck…». L’operazione è stata concordata nel 2015 in sede Ue e vi aderiscono tutti gli Stati membri, tranne Danimarca e Slovacchia. Un articolo di Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera spiega perché la Difesa si è scontrato con Salvini, per non perdere il comando della missione nel Mediterraneo. La posta in gioco dell’operazione sarebbe alta:

Al momento di vararla, il nostro Paese ha posto come condizione quella di ottenerne la guida poiché si tratta di un’operazione strategica per il controllo del Mediterraneo, ma anche perché consente di trattare in sede Onu e Nato tutto ciò che avviene in questo spazio di mare, compreso il monitoraggio dei traffici illeciti di petrolio. Dunque, un ruolo di prestigio che adesso potrebbe essere perso, se davvero il governo guidato dal presidente Giuseppe Conte deciderà di chiamarsi fuori come è stato annunciato dal titolare del Viminale Matteo Salvini. Un altro scontro a livello internazionale che l’Italia si trova adesso a gestire.

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / RICCARDO ANTIMIANI)

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