I Mondiali e la polemica sulle donne «russe zoccole»

03/07/2018 di Redazione

Sei una donna russa? Devi stare con un russo, non a cuoricinare su Tinder il messicano, l’uruguayano o il francese appena arrivato in patria. Sembra una indicazione da Medioevo (sì lo è) ma in sostanza è questa la tesi di alcuni politici e illustri scrittori durante i Mondiali di Russia 2018. Perché con l’inizio della World Cup e l’arrivo di migliaia di stranieri l’app di incontri Tinder registra un picco nel paese. Così sono partite le critiche sul buon costume della popolazione femminile russa.

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Come se la “colpa” di una maggiore libertà sessuale fosse solo la loro. Tamara Pletnjova, presidente della Commissione per la famiglia, le donne e l’infanzia alla Duma, ha invitato alla moderazione con gli stranieri. «Ci saranno ragazze che usciranno con uomini e rimarranno incinte? Forse, spero di no», ha detto in una intervista a Radio Govorit Moskva. Pletnyova sostiene che una tendenza simile si è verificata dopo le Olimpiadi estive del 1980 a Mosca. E che in quella occasione le madri single russe triplicarono: dando luce a figli non proprio autoctoni. «Dovremmo dare alla luce figli nostri. Non sono una nazionalista, ma perlomeno…», ha affermato.

La deputata Pletnjova non è l’unica a pensarla in questo modo. Il giornale Moskovskij Komsomolets ha ospitato un editoriale dello scrittore Platon Besedin. 

“Abbiamo prodotto una generazione di zoccole pronte ad aprire le gambe non appena sentono parlare una lingua straniera”

Tutto questo, a suo dire, per colpa dell’Occidente. Ovviamente quell’editoriale ha scatenato una marea di critiche.

Anche perché c’è una larga parte del paese che non la pensa allo stesso modo. E se sui social si moltiplicano foto e segnalazioni di donne che disonorano la Patria Russia Dmitri Peskov, portavoce del presidente Vladimir Putin, ha dichiarato: «Le nostre donne sapranno fare di testa loro, sono loro che decidono. Le nostre donne sono le migliori del mondo».

Altri editorialisti hanno replicato a Platon Besedin. Una petizione lanciata dalla scrittrice Snezhana Gribatskaya su Cosmopolitan Russia ha raccolto oltre 6.500 firme: l’obiettivo è quello di ottenere le scuse dal Moskovskij Komsomolets per il sessismo ospitato su quelle colonne. Intanto Tinder continua a crescere vicino a stadi e zone di tifosi a Mosca, San Pietroburgo e Saransk. Con buona pace degli editoriali e degli slogan da “prima i russi”.

(Tifosi allo Luzhniki Stadium, Mosca. Foto Ansa ZUMAPRESS © David Klein/CSM via ZUMA Wire)

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