Danilo Toninelli afferma che il M5S vuole creare uno Stato etico, la base teorica del fascismo

Danilo Toninelli ha fatto una gaffe piuttosto incredibile rimarcando come il M5S voglia realizzare uno Stato etico. Durante una intervista a Radio 24 il presidente dei senatori del Movimento 5 Stella ha risposto così in merito alle polemiche su Giuseppe Conte e il nuovo governo M5S-Lega: «C’è grande paura, adesso si dirà che la nostra è retorica, ma sono pochi gli editori puri. Molti editori sono investitori finanziari ed edilizi. Un MoVimento 5 Stelle al governo che vuole creare uno Stato etico, un’economia etica, un’eguaglianza tra i cittadini ovviamente può fare un po’ di paura e questa è anche una conseguenza».

Toninelli afferma che il M5S vuole creare uno Stato etico

Toninelli si è laureato in Giurisprudenza, quindi qualche nozione di storia e filosofia la dovrebbe avere. Indicare la volontà di realizzare uno Stato etico in Italia è un’affermazione molto controversa, perché de facto recupera uno degli aspetti centrali del fascismo. Giovanni Gentile, il filosofo che diede il più importante contributo teorico allo sviluppo del nazionalismo totalitarista imposto dalla dittatura di Benito Mussolini, aveva rielaborato la nozione di Stato etico data da Hegel per attaccare lo Stato di diritto che garantiva le libertà individuali. Citiamo alcuni passaggi dalla voce della enciclopedia Treccani. «Gentile intende risolvere il principale difetto dello Stato liberale di diritto, cioè il suo insistere sul dualismo irrisolvibile tra individuo e comunità politica, allo scopo di delineare l’essenza etica dello Stato… In Gentile, infatti, lo Stato non è una realtà empirica, ma la forma concreta di esistenza di un popolo, cioè il «volere comune e universale» nel suo «svolgimento» (Genesi e struttura della società. Saggio di filosofia pratica, 1946, 19945, pp. 57 e segg.). Così inteso, lo Stato si svela come Stato etico che ha al proprio interno moralità e cultura, politica e diritto, coscienza e volontà». 

 

Toninelli
ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Per Giovanni Gentile, ricorda l’enciplopedia Treccani, «la vera libertà esiste solo nello Stato inteso come sostanza etica consapevole di sé…Lo Stato etico per eccellenza è lo Stato fascista, in cui l’uomo «attivo», impegnato dal dovere nella realizzazione di una legge morale che stringe insieme individui e generazioni in un’unica tradizione vivente, lotta per instaurare una vita «superiore», libera da limiti di tempo e di spazio, in cui il sacrificio di sé realizza la sua esistenza spirituale».  Ragionevolmente Toninelli voleva solo sottolineare la volontà del Movimento 5 Stelle di portare maggior eticità all’interno della Pubblica amministrazione. Parlare di creazione di uno Stato etico è però decisamente un’altra cosa, e il senatore del M5S dovrebbe correggere un’affermazione molto inquietante. Giovanni Gentile deve esser studiato, ma non citato come essenza di un programma di governo.

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