Totopremier, Giuseppe Conte è l’unico nome fatto a Mattarella

15/05/2018 di Redazione

Se si complica la trattativa per un governo M5S-Lega perde di interesse anche il totonomi per la presidenza del Consiglio. Dopo la girandola di ipotesi dei giorni scorsi, ieri pomeriggio, nelle stesse ore in cui Luigi Di Maio e Matteo Salvini si recavano al Quirinale chiedendo più tempo per l’intesa, si è fermato il valzer delle proposte e delle bocciature. L’unico nome che è stato fatto a Sergio Mattarella è quello del giurista Giuseppe Conte, 51 anni, docente di diritto privato alla Luiss e all’Università di Firenze, già finito alla vigilia del voto nella lista dei ministri del Movimento 5 Stelle, come possibile titolare del dicastero della Pubblica Amministrazione, deburocratizzazione e meritocrazia. È un esperto di gestione di imprese in crisi. Di recente ha guidato la commissione che ha destituito il consigliere di Stato Francesco Bellomo.

Totopremier per il governo M5S-Lega, per ora il giurista Giuseppe Conte in pole

In mattinata erano anche circolato, ma in quota Lega, il nome dello storico ed economista Giulio Sapelli, 71 anni, in passato professore ordinario di Storia economica all’Università degli Studi di Milano e membro dei cda di Eni e Unicredit. Ma l’ipotesi è stata smentita dal portavoce M5S. È dunque rimasta in campo solo l’opzione Conte, che ora viene considerato in pole. È stato Di Maio a fare il suo nome al capo dello Stato, poco dopo aver incassato un veto di Salvini. Un secco «no» è stata la risposta del segretario del Carroccio ai cronisti che ieri a Montecitorio, prima delle consultazioni al Colle, gli chiedevano se M5S avrebbero indicato il leader di Pomigliano d’Arco come premier.

Il nome terzo Conte potrebbe avere sia Di Maio che Salvini come vicepremier, per garantire una guida collegiale del governo. Nell’ultimo totonomi ci sono anche i fedelissimi dei due leader, Vincenzo Spadafora e Giancarlo Giorgetti, come possibili sottosegretari alla presidenza del Consiglio. Non è escluso che Di Maio e Salvini riservino per sé un ministero. Il capo politico del Movimento 5 Stelle potrebbe avere il dicastero del Lavoro per attuare il reddito di cittadinanza. Il segretario della Lega invece potrebbe ottenere il ministero dell’Interno per assumersi le responsabilità in materia di sicurezza e immigrazione. Come spiega il Corriere della Sera Di Maio al Quirinale non ha indicato Conte come candidato ufficiale del M5S ma ha spiegato che sul suo nome ci sarebbe una convergenza di massima del Carroccio, anche se non è stata presa una decisione definitiva. Non è escluso che con i prossimi vertici tra M5S e Lega venga presa in considerazione un’altra ipotesi al momento il giurista è in cima alla lista.

(Foto da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / ALESSANDRO DI MEO)

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