Così Berlusconi può tornare in Parlamento, in questa legislatura

Dopo la riabilitazione del tribunale di Sorveglianza di Milano Silvio berlusconi potrebbe tornare subito in Parlamento. No, non è una suggestione. Il leader di Forza Italia, incandidabile dal 2013 fino a ieri per effetto della legge Severino, potrebbe essere eletto prima dello scioglimento delle Camere, nel corso di questa legislatura, senza attendere nuove Elezioni Politiche.

Come berlusconi può tornare presto in Parlamento

A stabilirlo sono le norme elettorali e in particolare il decreto legislativo n. 533 del 20 dicembre 1993, il Testo unico delle leggi recanti norme per l’elezione del Senato della Repubblica. La legge elettorale attualmente in vigore, il cosiddetto Rosatellum, approvato definitivamente in Parlamento lo scorso 26 ottobre ed entrato in vigore il 12 novembre, ha modificato (con l’articolo 2) una delle norme del decreto legislativo (articolo 19) chiarendo che «nel caso in cui rimanga vacante per qualsiasi causa, anche sopravvenuta, un seggio in un collegio uninominale si procede ad elezioni suppletive per cui si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni dell’articolo 21-ter» (che riguarda le elezioni suppletive in collegi di Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige). Anche l’articolo 86 del decreto del presidente della Repubblica n. 361 del 1957, il Testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati, ovviamente modificato con la legge Rosatellum, all’articolo 86 stabilisce che in caso di seggio vacante in uno dei collegi uninominali si procede con elezioni suppletive.

Le elezioni suppletive

Dunque, se un parlamentare di Forza Italia eletto in un collegio uninominale della Camera o del Senato dovesse ipoteticamente dimettersi e abbandonare il Parlamento, nello stesso collegio si dovrebbe rivotare. Con la riabilitazione arrivata ieri Berlusconi potrebbe scendere in campo. L’ipotesi non è remota. Qualcuno nel partito azzurro potrebbe decidere nel 2019 di lasciare Montecitorio o Palazzo Madama per candidarsi alle Elezioni Europee, anche se non è necessario dimettersi. Oppure qualcuno potrebbe abbandonare il seggio per incarico di altro tipo. Certo, resta da verificare che durata avrà la legislatura. Va precisato che il meccanismo delle elezioni suppletive in caso di seggio vacante non è una novità introdotta dal Rosatellum ma era già presente con il Mattarellum, la legge elettorale in vigore dal 1993 al 2005 che prevedeva l’elezione del 75% dei parlamentari con metodo proporzionale in un collegio uninominale e per il 25% con sistema proporzionale e listini bloccati.

Va altresì precisato, come spiegato dal Procuratore generale Roberto Alfonso, che la Procura generale di Milano deve ancora leggere le motivazioni dell’ordinanza del Tribunale di sorveglianza con cui è stata concessa la riabilitazione per poi decidere se fare opposizione o meno contro la decisione. Il provvedimento non è stato ancora trasmesso alla segreteria della Procura generale, dove dovrebbe arrivare lunedì. Ci sono 15 giorni di tempo per l’opposizione. In caso di opposizione il Tribunale dovrà fissare una nuova udienza di discussione tra le parti, alla presenza quindi sia del rappresentante della Procura generale che dei difensori. Dopo l’udienza il Tribunale deciderà se confermare o meno la decisione. L’ulteriore provvedimento sarà ricorribile in Cassazione.

Il collegio in Trentino in autunno

Una buona occasione per Berlusconi  potrebbe presentarsi in autunno. In una nota la deputata di Forza Italia Michaela Biancofiore ha dichiarato che per per l’ex premier è «pronto un collegio» ad ottobre «che gli permetterebbe, salvo elezioni politiche nazionali anticipate, di rientrare immediatamente in Parlamento». Ad ottobre  – ha evidenziato – ci saranno le Elezioni Regionali in Trentino Alto Adige e i probabili candidati alla presidenza sono tutti parlamentari in carica. «Va da sé – ha dunque affermato la Biancofiore – che il candidato presidente, numeri alla mano di marzo con certezza di vittoria, lascerà libero il proprio collegio elettorale che, se vorrà tributarci questo onore, riporterà l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in parlamento sanando un vulnus della democrazia, essendo stato lui l’uomo più votato della storia d’Italia e destituito con un colpo di mano di palazzo contro la volontà del popolo sovrano».

(Foto da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / RICCARDO ANTIMIANI)

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