Chi sarà premier del governo M5S-Lega? I primi nomi

10/05/2018 di Redazione

Chi sarà premier del governo M5S-Lega? Il giorno dopo l’incontro tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini che ha spianato la strada verso l’esecutivo giallo-verde (con il via libera di Silvio Berlusconi) manca il nome del presidente del Consiglio. Ed è proprio su quella scelta che ci sarà il primo braccio di ferro tra le due forze politiche. Come riporta il Corriere della Sera i leghisti suggeriscono per Palazzo Chigi il vicesegretario Giancarlo Giorgetti, capogruppo alla Camera, in queste settimane al fianco di Salvini in ogni trattativa, ma i pentastellati dicono no perché si tratta di una figura politica troppo targata. A quel punto i grillini potrebbero chiedere la premiership per loro, anche in virtù del consenso più alto ottenuto il 4 marzo.

Governo M5S-Lega, il primo totonomi sul premier

Sulla Stampa si evidenzia che in ogni caso Giorgetti, 51 anni, commercialista, parlamentare alla Camera dal 1996, è una figura che non dispiace a Di Maio. È colui che ha trattato anche con il Movimento 5 Stelle e ha buoni contatti all’estero. È l’esponente della Lega che spaventa meno Bruxelles. Dunque è da lui che si parte per il confronto. Altro nome che circola come possibile premier di un governo M5S-Lega è quello dell’ex presidente dell’Istat Enrico Giovannini, 60 anni, alla guida dell’Istituto nazionale di statistica dal 2009 al 2013 e poi fino al febbraio 2014 ministro del Lavoro del governo Letta. Collabora all’European Political Centre della Commissione Ue. Dalla sua parte il profilo rassicurante, che potrebbe essere molto gradito al Quirinale. Altra opzione del Carroccio è la senatrice Giulia Bongiorno, 52 anni, noto avvocato, già deputata di Alleanza Nazionale e poi Pdl. A soli 27 anni fece parte del team che difendeva Giulio Andreotti nel processo per mafia.

I possibili ministri

Circolano nomi anche per quanto concerne i ministeri. Il Corriere segnala gli economisti Alberto Bagnai, Claudio Borghi e Armando Siri, tre senatori leghisti, e poi il deputato del Carroccio Nicola Molteni, presidente della Commissione speciale, e Lorenzo Fontana, vicepresidente della Camera. Bagnai potrebbe andare all’Istruzione, Siri allo Sviluppo Economico. Anche il deputato M5S Riccardo Fraccaro, fedelissimo di Di Maio, è indicato come possibile ministro dello Sviluppo Economico. L’onorevole grillino Alfonso Bonafede viene indicato invece come ministro della Giustizia. La Stampa evidenzia che il senatore 5 Stelle Danilo Toninelli è in corsa per il Ministero delle Riforme e che il deputato pentastellato Mattia Fantinati potrebbe andare al dicastero del Turismo. Il deputato del Carroccio Raffaele Volpi infine sarebbe nella rosa di candidati a ministro della Giustizia. Il ruolo di Guardasigilli potrebbe anche andare alla Bongiorno. In quota M5S la criminologa Paola Giannetakis. Giorgetti, se sfumasse la premiership, potrebbe invece andare all’Economia. E Di Maio e Salvini? I due leader dovrebbero restare fuori dalla squadra di governo.

(Foto di copertina da archivio Ansa: Salvini e Di Maio)

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