Friuli Venezia Giulia, il crollo del M5S: la lista all’8%

Il risultato era ampiamente atteso. Il leghista Massimiliano Fedriga è il nuovo presidente della regione Friuli Venezia Giulia: questo il verdetto delle elezioni che si sono svolte il 29 aprile. Ma il dato più sorprendente che, in qualche misura, va oltre le peggiori aspettative, è il crollo del Movimento 5 Stelle. Il candidato Alessandro Fraeloni Morgera ha ottenuto il 13% complessivo dei voti, ma la lista pentastellata si è fermata all’8%. Le percentuali, ovviamente, sono ancora parziali, ma la forchetta è così ampia che ci si può benissimo lasciare andare a una prima valutazione.

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Friuli Venezia Giulia crollo M5S: perde punti rispetto a politiche e a regionali 2013

Che risulta essere impietosa per il Movimento 5 Stelle. Rispetto alle elezioni politiche del 4 marzo, infatti, i pentastellati hanno perso più di dieci punti percentuali. Nella partita per il governo, infatti, il Movimento aveva ottenuto il 24,6%. Ma se questa tendenza al ribasso era già stata registrata nelle elezioni regionali in Molise, l’elemento nuovo è che il Movimento 5 Stelle ha perso posizioni anche rispetto alle amministrative di 5 anni fa.

In quella circostanza, infatti, il candidato Saverio Galluccio aveva ottenuto complessivamente il 19,21% dei voti (in quell’anno si registrò la vittoria di misura di Debora Serracchiani ai danni della lista di centrodestra capeggiata da Renzo Tondo), mentre la lista del Movimento 5 Stelle aveva ottenuto il 13,75%. Un arretramento evidente, dunque, quello del 2018.

Friuli Venezia Giulia crollo M5S, l’influenza delle trattative di governo sull’esito del voto

Il risultato in Friuli Venezia Giulia, con ogni probabilità, ha risentito moltissimo delle ultime manovre per la formazione di un governo del Paese. Il Movimento 5 Stelle – che ha a lungo oscillato tra l’alleanza con la Lega e quella con il Partito Democratico – non ha raccolto la fiducia degli elettori friulani e giuliani e in tanti hanno scelto di non replicare il voto espresso alle elezioni politiche. Sul risultato deludente del Movimento 5 Stelle, con ogni probabilità, ha pesato anche un’affluenza molto bassa.

Grande affermazione, invece, della Lega con Massimiliano Fedriga. Il candidato proposto da Matteo Salvini ha sbaragliato la concorrenza: la coalizione di centro-destra ha superato abbondantemente il 55% dei voti e la Lega si è accreditata come primo partito in regione Friuli Venezia Giulia con un roboante 33%. In leggero recupero, ma molto distante, la coalizione di centro-sinistra che ha perso il governo della regione, ma che ha potuto registrare una ripresa nei confronti del dato deludente delle elezioni politiche: la coalizione di centro sinistra guidata da Sergio Bolzonello ha ottenuto il 28% dei voti, con il Partito Democratico che sfiora il 20%.

Quest’ultimo è stato tra i primi a commentare il risultato elettorale: «Non mi aspettavo un dato tanto diverso, purtroppo il vento è chiaro – ha detti riferendosi alla percentuale ottenuta dal Movimento 5 Stelle -. Sono soddisfatto del mio risultato personale e non ho rimpianti al termine di una campagna elettorale nella quale mi ero ripromesso di parlare di contenuti evitando facili slogan. Rilevo anche che il centrosinistra ha tenuto rispetto alle politiche, mancano chiaramente i numeri di lista per consentire un’analisi più precisa, ma queste sono le prime indicazioni». E poi ha aggiunto: «Il fatto che il Movimento 5 Stelle sia rimasto a tale distanza è un segnale che il Friuli Venezia Giulia è una Regione governata bene, al di là degli slogan elettorali».

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