Roberto Fico al Quirinale, il mandato esplorativo scadrà giovedì

Il presidente della Camera Roberto Fico ha ricevuto al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella il mandato esplorativo. Quest’ultimo ricercherà la maggioranza parlamentare tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. «Si partirà dai temi e dal programma per l’interesse del Paese» – ha detto Fico nella breve dichiarazione rilasciata all’uscita. Il mandato esplorativo, secondo quanto riportato, scadrà giovedì prossimo 26 aprile.

Terminato l’incontro con il presidente della Repubblica, poi, il presidente della Camera ha lasciato, sempre a piedi, il Quirinale per rientrare a Montecitorio. Nel tardo pomeriggio, appuntamento con il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni mentre, al momento, è rinviato l’incontro con la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, impegnata per motivi istituzionali all’estero.

Quache minuto prima delle 16.30, Roberto Fico aveva lasciato a piedi Montecitorio per recarsi al Quirinale, seguito dalla solita folla di curiosi. Il siparietto del giorno è arrivato quando una serie di persone, visto l’esito di Juventus-Napoli e vista la passione del presidente della Camera per i colori azzurri, ha gridato «Forza Napoli!». Il commento di Roberto Fico è stato: «A questa sollecitazione è difficile non rispondere», prima di proseguire verso il Colle.

 

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Roberto Fico al Quirinale, alla ricerca dell’intesa M5S-Pd

Fico con l’incarico di Mattarella, proprio come la Casellati, avrà il compito di esplorare la possibilità di costruire una maggioranza parlamentare che abbia come fulcro il Movimento 5 Stelle, ma che guardi al Pd e a Liberi e Uguali, e non al centrodestra. Prima della nuova mossa il presidente della Repubblica ha atteso i risultati delle elezioni regionali in Molise, che hanno visto trionfare la coalizione di centrodestra.

Perché Roberto Fico è stato convocato da Mattarella al Quirinale

L’ipotesi di un mandato esplorativo a Fico era già molto circolata nel fine settimana, dopo l’esito negativo delle consultazioni della Casellati. Dopo la conferma dell’impossibilità di formare una maggioranza capace di tenere insieme tutti i partiti da M5S a Lega, passando per Forza Italia e Fratelli d’Italia, l’incarico al presidente della Camera va letto come un tentativo di verificare una possibile intesa tra le formazioni che occupano l’altra parte dell’arco istituzionale. Fico viene considerato da tutti gli osservatori come l’esponente pentastellato con posizioni più vicine a quelle della sinistra. Non è escluso quindi che il mandato a lui affidato possa determinare qualche novità nei rapporti tra Movimento 5 Stelle, centrosinistra e sinistra, anche se i margini per un’intesa restano molto ristretti.

 

 

Il M5S ribadisce i suoi paletti: «Il candidato premier è Di Maio»

La notizia della chiamata al Quirinale per Fico è stata accolta molto positivamente dal leader M5S Luigi Di Maio, protagonista con Silvio Berlusconi e Matteo Salvini dei tentativi di trattativa ed anche dell’impasse di queste settimane. «Oggi il presidente Mattarella – ha scritto il capo politico pentastellato in un tweet – ha convocato il presidente della Camera Roberto Fico per assegnargli un mandato. Faccio un grosso in bocca al lupo a Roberto e sono sicuro che interpreterà al meglio quanto sarà richiesto dal capo dello Stato». Tutti i vertici hanno manifestato la loro soddisfazione. La vicepresidente del Senato Paola Taverna su Facebook: «Un augurio di buon lavoro al Presidente della Camera Roberto Fico che riceverà oggi un mandato esplorativo dal presidente Mattarella. Siamo certi che svolgerà il compito con senso di responsabilità e imparzialità nel rispetto delle istituzioni e dei cittadini, come ha sempre fatto».

Il Movimento 5 Stelle ribadisce comunque i suoi paletti. Per i vertici M5S l’accordo con altre forze politiche deve avvenire sulla base di un contratto di governo alla tedesca e a guidare l’esecutivo dev’essere Di Maio. Il deputato Riccardo Fraccaro, vicino al leader di Pomigliano d’Arco, ai cronisti uscendo da Montecitorio ha detto: «Fico avrà tutto il nostro sostegno e il nostro apprezzamento, ma il nostro candidato premier è e resterà Luigi Di Maio così come deciso da 11 milioni di italiani».

Il Pd non esclude la trattativa con il M5S: «Noi disponibili al dialogo sui temi»

Il Pd non esclude una possibile trattativa con il M5S. Il senatore Dem Gianni Pittella, a margine di una conferenza stampa alla Camera, rispondendo a una domanda proprio sulle possibilità di dialogo con il Movimento 5 Stelle sul governo in caso di mandato esplorativo a Fico, ha affermato: «Siamo disponibili al dialogo su temi concreti, purché impostato sulla chiarezza e sulla nettezza. Se c’è la volontà di aprire un dialogo, bisogna prima chiudere una porta in maniera definitiva. Il M5S non può giocare su doppi o tripli tavoli».

Interpellato sul mandato esplorativo a Fico, poi, il deputato della minoranza Pd Francesco Boccia ha affermato: «Su questo siamo uniti: deve finire la pantomima del dialogo del M5s col centrodestra. La responsabilità se non abbiamo ancora un governo è tutta di Salvini e Di Maio. Ora il Pd è pronto a discutere con chi riceve l’incarico se il discorso è serio e solo col Pd». E ancora: «Noi non abbiamo nulla da spartire con la Lega di Salvini, siamo profondamente alternativi». Sul contratto per il governo poi: «Quando il presidente incaricato ci sottoporrà i temi entreremo nel merito come abbiamo sempre fatto. Ci sono temi di cui si parla spesso in maniera impropria come la povertà su cui il Pd ha agito, con misure come il reddito di inclusione».

(Foto di copertina da archivio Ansa)

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