Esplosione in un’azienda di mangimi a Treviglio: due operai morti

01/04/2018 di Redazione

Due operai sono morti in seguito all’esplosione di un’autoclave in un serbatoio utilizzato come essiccatoio di farine alimentari per animali domestici. L’incidente è avvenuto domenica mattina presso la Ecb Company srl, un’azienda di mangimi di Treviglio, in provincia di Bergamo. Le vittime sono Giuseppe Legnani di Casirate D’Adda e Giambattista Gatti di Treviglio. I due erano stati chiamati in azienda per un sopralluogo, dopo l’allarme lanciato da alcuni cittadini che avevano sentito un cattivo odore nell’aria.

Esplosione in un’azienda di mangimi a Treviglio, Bergamo: due operai morti

Dopo l’incidente sul posto sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco del distaccamento di Treviglio e di Dalmine, personale del 118 e carabinieri della locale Compagnia. Ad esplodere sarebbe stata un’autoclave dove vengono effettuate operazioni di bollitura ed essiccazione di materiale organico destinato poi alla produzione di mangime per allevamento. I vigili del fuoco con il loro intervento hanno inizialmente provveduto al raffreddamento dell’impianto e dell’area interessata, in modo da poter poi operare in condizioni di sicurezza. Dopo l’esplosione è stato consentito l’accesso all’interno del plesso solo ai vigili del fuoco per la cospicua presenza di anidride carbonica, mentre la zona è stata interdetta al resto dei soccorritori. Le salme delle due vittime sono state portate via dopo le 15, scortate da polizia e carabinieri, e trasferite all’istituto di medicina legale di Bergamo, per essere sottoposte ad esame autoptico. La procura avrebbe aperto un fascicolo per omicidio colposo.

Furlan, Cisl: «Un’altra inaccettabile tragedia sul lavoro»

Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl, ha affermato: «Esprimiamo il nostro più profondo cordoglio per gli operai deceduti oggi a Treviglio. Il giorno di Pasqua è stato funestato da un’altra inaccettabile tragedia sul lavoro. In questo momento doloroso la Cisl è vicina alle famiglie che hanno perduto i loro cari e ai loro colleghi». «In quello che dovrebbe essere un giorno di festa – ha aggiunto la sindacalista – ci ritroviamo a fare i conti, ancora una volta, con tragici incidenti nei luoghi di lavoro: un grido d’allarme verso istituzioni e imprese chiamate a costruire una nuova cultura della sicurezza e della prevenzione».

(Immagine di copertina da Google Maps)

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