Atef Mathlouthi non è un terrorista ma è stato sbattuto su tutti i giornali

26/03/2018 di Redazione

Dopo la segnalazione di una lettera anonima recapitata all’ambasciata italiana di Tunisi dove si segnalava la possibilità di un atto terroristico nel Bel Paese da parte di Atef Mathlouthi, oggi si scopre che l’uomo non c’entra assolutamente nulla, anzi, si trova in Tunisia da 6 anni dopo che gli è scaduto il permesso di soggiorno. La moglie, italiana, e i figli vivono invece in Sicilia.

Sabato e domenica si è registrato un sentimento di panico diffuso e la foto segnaletica di Athef è comparsa su gran parte dei giornali italiani. Oggi, per fortuna, l’allarme è rientrato.

A raccogliare la testimonianza di Mathlouthi. è stata la trasmissione Chi l’Ha Visto: “Non sono un terrorista, non sono latitante, la polizia tunisina mi ha interrogato tutto il giorno. Denuncio tutti!“.

All’orgine del procurato allarme potrebbe esserci un contenzioso economico dell’uomo con il suo ex datore di lavoro, come rivelato dall’avvocato della famiglia Mathlouti: “Atef ha sempre seguito le vie legali per ottenere i visti, non si è mai sottratto ai controlli di polizia, non ha nessun aggancio a Roma né interessi di alcun genere. Proveremo a dimostrare la sua innocenza: si tratta di una accusa ingiusta e diffamante“.

Anche la moglie Beatrice si è detta sconvolta dell’accaduto: “Io sono italiana e vivo in Sicilia. Mio marito è in Tunisia, vive e lavora lì per mantenere i nostri figli e perché ha il permesso di soggiorno scaduto, da anni non riesce a rientrare in Italia. Così separati viviamo malissimo, abbiamo 4 bambini, vogliamo che lui rientri. Uno dei nostri figli, dopo le notizie di ieri, non mangia, si è spaventato molto e non è voluto andare a scuola“.

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