Marco Camuffo e Pietro Costa si contraddicono sui presunti stupri di Firenze

16/03/2018 di Redazione

Marco Camuffo e Pietro Costa hanno evidenziato una contraddizione nel resoconto dei rapporti sessuali con le due studentesse americane avuti nella notte tra il 6 e il 7 settembre 2017. Entrambi i due carabinieri sono indagati per violenza sessuale aggravata.

Marco Camuffo e Pietro Costa si contraddicono sui presunti stupri di Firenze

La Nazione, quotidiano fiorentino, pubblica gli estratti dei verbali degli interrogatori di Camuffo e Costa davanti ai pubblici ministeri  Ornella Galeotti e Rodrigo Merlo dopo la chiusura dell’indagine. Marco Camuffo ammette di aver avuto dubbi sul riaccompagnare le due ragazze americane con la macchina di servizio. «Ci siamo consultati, il collega mi ha detto: ‘Va beh anche se insomma non si può fare, queste ragazze non sanno come tornare a casa, gli si può dare un passaggio noi?’ Un po’ titubanti, perché lo so che la procedura non si può fare, gli abbiamo detto di accomodarsi in macchina che le avremmo accompagnate a casa. Ed erano contente, ci hanno ringraziato», spiega Camuffo secondo la Nazione.

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In merito al rapporto sessuale, che secondo la ragazza americana è stato uno stupro, Marco Camuffo ne sottolinea più volte il carattere consenziente. Secondo il carabiniere più anziano sarebbe stata la studentessa a iniziare l’approccio che ha poi portato al coito. «Io e questa ragazza siamo rimasti sul pianerottolo davanti la porta di casa sua. Abbiamo continuato a baciarci, lei diciamo ha messo una mano….. io ho tirato giù la lampo per… ho tirato giù la lampo, lei si è abbassata i pantaloni, si è girata, si è chinata e si è appoggiata tra il muro e la porta, questa era la porta e qui c’era un muro».

Camuffo conferma che la ragazza ha scelto la posizione del rapporto sessuale, che lui ha più volte interrotto, non muovendosi, per verificare il suo consenso. «Che stavamo facendo l’amore, cioè non mi accontentavo di sapere se era girata e tutto, allora io stavo fermo ed era lei che si muoveva», spiega Camuffo secondo i verbali riportati dalla Nazione.

 

Pietro Costa ha però descritto una situazione piuttosto differente rispetto al resoconto di Marco Camuffo, visto che secondo la sua osservazione è il collega, e non la studentessa americana, ad abbassare i pantaloni. «La scena che io ho visto è questa che lui si abbassa e gli tira giù i pantaloni alla ragazza, all’altra ragazza; lei inizialmente diceva “No, cosa fai”, e lui: “No, aspetta, dai, guarda, tiro giù”, e poi lei se li è fatti tirare giù. Quando lui si avvicina… si era messo giù per dargli un bacio nel sedere, lei dice “No” e lui si rialza e si ricompone. La ragazza si ricompone. Questa è l’unica scena che io ho visto».

Foto copertina: ANSA/MAURIZIO DEGL’INNOCENTI

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