Firenze, la rivolta della comunità senegalese contro il razzismo dopo l’omicidio di Idy Diene

06/03/2018 di Redazione

Idy Diene, un venditore ambulante senegalese, è stato ucciso da un italiano, Roberto Pirrone, sul ponte Vespucci di Firenze.

Firenze, la rivolta della comunità senegalese contro il razzismo dopo l’omicidio di Idy Diene

I parenti, gli amici e la comunità senegalese del capoluogo toscano sono sconvolti per l’omicidio del loro connazionale, ucciso a 54 anni mentre passeggiava per strada. Ieri sera la manifestazione per ricordarlo si è trasformata in una protesta contro il razzismo degli italiani. Tra i senegalesi di Firenze è ancora lacerante e doloroso, comprensibilmente, il ricordo di Diop Mor e Samb Modou, due immigrati uccisi da Gianluca Casseri, un attivista di CasaPound.

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Idy Diene era il nuovo compagno della vedova di una delle due vittime di Casseri. Le tensioni, comprensibili, al corteo di ieri sono scoppiate dopo che una parte della comunità senegalese aveva tentato di incontrare il sindaco di Firenze Dario Nardella. Il corteo, partito in modo pacifico da ponte Vespucci dove è stato ucciso Idy Diene, ha tentato di dirigersi verso la stazione di Santa Maria Novella per bloccare il traffico ferroviario.

 

Questa forma di protesta non si è realizzata, ma si è riversata invece in piazza del Duomo, dove sono state divelte alcune transenne.Dopo diversi atti di tempismo è intervenuta la polizia, che è riuscita  riportare la calma anche grazie all’intervento di Pape Diaw, storico rappresentante della comunità senegalese.

Foto copertina: ANSA/TOMMASO GALLIGANI

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