Luigi Di Maio: «Caiata è fuori dal MoVimento 5 Stelle»

23/02/2018 di Redazione

Salvatore Caiata, patron del Potenza ma sopratutto candidato di spicco del MoVimento 5 stelle alle elezioni nazionali è fuori dal MoVimento. Caiata risulta indagato per riciclaggio per flussi di denaro utilizzati per una serie di compravendite di attività commerciali e immobili a Siena.

LEGGI ANCHE > La folle intervista (à la Massimo Ferrero) del presidente del Potenza | VIDEO

SALVATORE CAIATA: “DISTRUGGONO AL VITA DI PERSONA PER BENE”

“Per me stamattina non è stato un buon risveglio, perché mi sono trovato coinvolto in questo ciclone mediatico che mi lascia sbalordito, triste, dispiaciuto, furibondo, con chi senza pietà e senza sapere distrugge la vita di una persona che si e’ sempre comportata per bene” ha scritto oggi il patron del Potenza su Facebook. “Sono una persona perbene e mio figlio puo’ essere orgoglioso di suo padre perché ha sempre fatto tutto in modo onesto”. “E’ sicuramente sorprendente la tempestività con cui una notizia vecchia di due anni venga riportata oggi, da tutti i media nazionali, a meno di dieci giorni dal voto”, aggiunge. “L’affetto e le dichiarazioni di stima che ho ricevuto da migliaia di persone mi danno la forza per essere più determinato di sempre a voler contribuire al cambiamento di questo Paese”. Ma come mai una notizia di due anni fa?

Lo spiega bene il suo legale. “Il mio assistito ha ricevuto, agli inizi del 2017, una richiesta di proroga d’indagini preliminari su un fascicolo aperto a metà 2016 per fatti relativi al trasferimento fraudolento di valori in materia di riciclaggio. Da allora, nonostante la nostra piena disponibilità a chiarire qualsiasi contestazione, non abbiamo ricevuto nessuna convocazione”, ha detto all’ANSA Enrico De Martino, legale di Caiata (M5S). L’avvocato ha incontrato stamani il procuratore capo del tribunale di Siena Salvatore Vitello, titolare dell’indagine sul candidato pentastellato. “Ho ribadito la disponibilità del mio assistito ad essere ascoltato anche perché non sappiamo con certezza da cosa dovremmo difenderci”, ha aggiunto. “A marzo dello scorso anno abbiamo anche depositato una memoria di 20 pagine con oltre 30 documenti contabili delle operazioni relative alle società riconducibili al mio assistito”. “Mi sembra si faccia molto rumore per nulla e comunque ne sanno più i giornalisti di me”, ha concluso.

 

(Luigi Di Maio e Salvatore Caiata, durante la presentazione dei candidati del M5s nei collegi uninominali, Roma, 29 gennaio 2018. ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

Share this article