La terribile vignetta che offende la memoria di Tiziana Cantone

Davvero non se ne avvertiva il bisogno. Nelle scorse ore è comparsa sui social network una vignetta satirica che offende la memoria di Tiziana Cantone, la giovane ragazza che si è tolta la vita dopo aver subito la gogna mediatica per un video pornografico pubblicato sul web. La pagina Facebook «Se i quadri parlassero napoletano» – che vuole scimmiottare la più famosa pagina «Se i quadri potessero parlare» – ha proposto un quadro (Lamia e il soldato di John William Waterhouse) chiamando in causa proprio Tiziana Cantone.

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TIZIANA CANTONE BERSAGLIO DI UNA VIGNETTA SU FACEBOOK

Il video della ragazza era diventato virale sui social network anche a causa della frase («Stai facendo il video? Bravo) che si sentiva nella clip. La stessa frase è stata utilizzata nella vignetta dove si vede una donna in ginocchio davanti a un soldato in armatura. Chiaro ed esplicito il riferimento alla vicenda di Tiziana Cantone.

La vignetta non è sfuggita a Selvaggia Lucarelli che ha immediatamente diffuso attraverso i suoi canali social una denuncia molto forte rispetto a quanto accaduto: «Quando si prende per il culo una ragazza che si è ammazzata per la derisione della rete – ha scritto su Facebook -, poi bisogna avere le palle di fare i conti con la madre di quella ragazza. Caro amministratore di questa scemenza di pagina ti presento Maria Teresa Giglio, mamma di Tiziana Cantone. Dai, vieni qui a farti due risate con lei, idiota». Ovviamente, la giornalista ha taggato la mamma della Cantone che, nell’ultimo periodo, si sta facendo portavoce di tutte le vittime del cyberbullismo.

TIZIANA CANTONE, LA DENUNCIA DI SELVAGGIA LUCARELLI

Ma anche sulla pagina originale che ha diffuso prima questa vignetta diversi utenti hanno criticato la scelta fatta dagli amministratori, invitandoli a rimuovere il contenuto. Ci auguriamo che gli autori di questa trovata di pessimo gusto si assumano le loro responsabilità, si scusino ed evitino di diffondere contenuti analoghi in futuro.

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