Renzi in testa alla classifica degli utenti inattivi (o fake) su Twitter

Gli utenti attivi sui social network a seguire i leader politici sono solo una minima parte dei loro follower. È quanto rivela uno studio realizzato da alcuni ricercatori dell’Istituto di Informatica e telematica del Cnr di Pisa, pubblicato ieri online su Repubblica, che ha osservato i comportamenti su Twitter. Gli autori, che lavorano all’interno del gruppo di ricerca PoliCom.Com.online, hanno scoperto che la stragrande maggioranza di chi si tiene aggiornato su capi di partito e candidati premier sono in realtà utenti inattivi o addirittura fake.

Matteo Renzi primo nella classifica degli utenti inattivi o fake su Twitter

La classifica viene guidata dal segretario del Pd Matteo Renzi, che su Twitter può vantare oltre 3,3 milioni di follower. Solo il 12% risultano essere ‘utenti attivi umani’, circa 402mila, mentre l’85%, 2 milioni 851mila, sarebbero ‘utenti inattivi umani e/o fake’ e il 3%, 106mila, utenti ‘fake’, profili fittizi. Sono dunque solo quei 400mila, uno su 8, ad interagire, commentare i tweet, rilanciarli. Numeri simili anche per Pietro Grasso, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Secondo lo studio dei ricercatori del Cnr il candidato di Liberi e Uguali, circa 605mila follower complessivi su Twitter, viene seguito da un 14% di ‘utenti umani attivi’ mentre l’80% sarebbero gli ‘inattivi umani e/o fake, e il 6% ‘fake’. Per quanto riguarda poi il leader della Lega invece, su 643mila seguaci, solo il 16% sarebbero veri follower, circa 101mila utenti, mentre il 77% sarebbero inattivi e il 7% fake. La Meloni, con circa 630mila follower, avrebbe un 14% di ‘utenti umani attivi’, il 79% di inattivi e il 7% di fake. In testa alla classifica dei seguaci realmente attivi c’è Silvio Berlusconi. L’ex premier, poco presente su Twitter, ha solo 23mila follower. Il 59%, circa 14mila, sono ‘utenti umani attivi’, il 25 ‘inattivi umani e/o fake’ e il 16% fake. Seguono la radicale Emma Bonino, in vista delle Politiche a capo di +Europa, che ora ha 154mila seguaci e 30% di attivi, e Luigi Di Maio, con 276mila follower e il 25% di attivi.

Per scoprire chi tra i candidati alle prossime elezioni viene seguito da account fake i ricercatori hanno messo a punto un sistema che utilizza avanzate tecniche di intelligenza artificiale per individuare gli utenti fasulli. Sono stati osservati anche i profili ufficiali delle forze politiche in campo. In questo caso è risultato avere meno ‘utenti umani attivi’ il Movimento 5 Stelle: su 596mila follower il partito fondato da Beppe Grillo avrebbe l’80% di ‘utenti inattivi umani e/0 fake’ e il 5% di fake. Nell’ordine i profili con più utenti attivi (in percentuale sul numero di follower complessivo) sono quelli di +Europa, Liberi e Uguali, Fratelli d’Italia, Lega, Pd, Forza Italia e M5S. I ricercatori hanno spiegato che non risulta dai dati che nessun leader politico abbia acquistato follower su Twitter per far crescere il numero di suoi seguaci. Va poi ricordato come tutti i profili dei leader sui social siano seguiti quasi sempre da una quota di inattivi maggioritaria. Certamente il numero di follower non può essere sbandierato come indice di consenso.

(Foto: ANSA / DANIEL DAL ZENNARO)

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