Gasparri, aridaje su Favino: «Il suo monologo di Sanremo? Buonismo a 300mila euro»

Proprio non ce la fa. Dopo esser stato attaccato – nel corso della giornata di domenica – per il suo tweet al veleno nei confronti di Pierfrancesco Favino, definito «penoso» per il suo monologo sugli stranieri nel corso della finale di Sanremo 2018, Maurizio Gasparri torna a pungere l’attore. Lo fa dagli studi di Un Giorno da Pecora, noto programma radiofonico in onda su Radio Uno.

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GASPARRI FAVINO, NUOVA STOCCATA DELL’ESPONENTE DI FORZA ITALIA

«Il monologo di Favino a Sanremo? – ha affermato Gasparri – Eccesso di buonismo a 300mila euro… faccia un vaglia. Si fa la sua pubblicità al suo spettacolo prendendo 300mila euro». Il riferimento, ovviamente, è al compenso percepito dall’artista come conduttore del Festival insieme a Claudio Baglioni e a Michelle Hunziker.

Il monologo di Pierfrancesco Favino sugli stranieri tratto dall’opera di Bernard-Marie Koltès dal titolo «La notte poco prima della foresta» aveva strappato applausi e lacrime di commozione. Dalla critica televisiva è stato unanimemente considerato uno dei momenti più alti delle cinque giornate del Festival.

GASPARRI FAVINO, IL PRIMO TWEET DELLA DISCORDIA

Ma non era piaciuto a Gasparri, che aveva immediatamente esposto il suo pensiero su Twitter, ingaggiando anche un duello a distanza con l’assessore al Comune di Milano Pierfrancesco Majorino:

Ora è arrivata una nuova replica, dopo che Favino aveva rilasciato un’intervista al Corriere della Sera: «In realtà questo testo non parla di migranti, ma di estraneità, del sentirsi straniero in un Paese. È un discorso che vale per tutti – aveva detto Favino – è importante sentire di appartenere a qualcosa, invece succede a tutti di sentirsi esclusi. Non faccio politica, o meglio: la faccio soltanto nelle scelte degli altri». Nessun accenno a Gasparri che, tuttavia, ha voluto lo stesso rincarare la dose.

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