Chi è Innocent Oseghale, l’uomo fermato per la morte di Pamela Mastropietro

01/02/2018 di Redazione

Un testimone ha riferito agli inquirenti di aver visto ieri Innocent Oseghale, il nigeriano fermato per l’omicidio di Pamela Mastropietro, con due trolley in mano proprio nel comune di Pollenza vicino a Macerata, dove sono state trovate in serata le due valigie con dentro il cadavere della 18enne romana.

Innocent Oseghale
Il momento in cui i carabinieri portano via da un da un condominio di via Spalato 124 l’ uomo (non visibile perché coperto dagli agenti) in stato di fermo per l’omicidio di Pamela Mastropietro, la 18enne romana uccisa e fatta pezzi, il cui cadavere smembrato è stato rinvenuto in due trolley nelle campagne di Pollenza (Macerata), 31 gennaio 2018. ANSA/ GUIDO PICCHIO

LEGGI ANCHE > ROMA, MILITARE SI SUICIDA NEI BAGNI DELLA METRO. CHIUSA LA STAZIONE BARBERINI

Innocent Oseghale: chi è il nigeriano fermato per la morte di Pamela Mastropietro

Il nigeriano di 29 anni Innocent Oseghale nega però tutto. Gli inquirenti proseguono negli accertamenti e nelle analisi dei video e nella raccolta delle testimonianze. Pamela Mastropietro 18 anni era ospite della Comunità Pars-di Corridonia da dove si è allontanata lunedì scorso 29 gennaio facendo perdere le sue tracce. Il suo cadavere è stato trovato ieri sera in località Casette Verdino, a pezzi. L’uomo fermato ha ammesso di avere notato e seguito la ragazza, ma di averla poi persa di vista. Ha negato anche qualunque coinvolgimento indicando anzi altre persone che, secondo lui, potrebbero essere implicate. Nell’appartamento dell’uomo in via Spalato, a Macerata, dove è stato prelevato dalle forze dell’ordine, sarebbero stati infatti ritrovati gli abiti della vittima e tracce di sangue riconducibili a Pamela. Ci sarebbe anche uno scontrino per l’acquisto di una siringa e rilasciato da una farmacia della zona la sera del 30 gennaio. Per questo gli inquirenti cercano di ipotizzare anche una morte per overdose. La ragazza potrebbe aver lasciato la comunità alla ricerca di una dose. E avrebbe incontrato chi fornendogliela avrebbe segnato la sua fine. La ricostruzione però non trova, a parte il rinvenimento degli abiti e le testimonianze, ulteriori conferme.

(in copertina foto Ansa)

Share this article