La delusione di Razzi non candidato: «Ci vorrebbe educazione», «Ho riunito le Coree»

24/01/2018 di Redazione

È abbastanza deluso il senatore Antonio Razzi dopo la notizia della sua mancata ricandidatura in Parlamento. Di origini abruzzesi, eletto la prima volta alla Camera nel 2006 per l’Idv nella circoscrizione Estero, nel 2013 era stato candidato dal Pdl ed eletto al Senato in Abruzzo. È diventato in questi anni uno dei volti noti della politica soprattutto per le sue gaffe e le affermazioni bizzarre, accusato di scarse competenze e bersagliato per la sua difficoltà a padroneggiare la lingua italiana. Ora, in un’intervista rilasciata a Concetto Vecchio per Repubblica, racconta di Berlusconi che gli ripeteva ‘questa è la tua famiglia’ e dice di sentirsi tradito da quella famiglia:

 

«Ci vorrebbe un po’ di educazione. Ho lavorato per il bene del partito, per il bene degli italiani…».

Se lo dice lei…

«E non ho fatto uno sbaglio. Ho rappresentato come nessun altro il partito all’estero. Silvio Berlusconi! Alla grande l’ho rappresentato».

Quindi non se l’aspettava?

«Mi sento ancora in forma, avrei potuto dare ancora tanto. Silvio mi diceva sempre “questa è la tua famiglia”. Però, dico io, in famiglia non ci si comporta così».

I parlamentari di Forza Italia sono stati convocati per firmare l’accettazione della candidatura. E lei non c’era…

«Non so nemmeno se è stata una decisione di Berlusconi, o di una delle sue pedine. Ma lui sa che la gente mi acclama, “Antonio di quà, Antonio di là”, da Nord a Sud è tutta una ola. In Abruzzo mi dicono “meno male che ci sei tu che porti il nome della nostra terra nel mondo”».

Il senatore Antonio Razzi non candidato: «Ho contribuito a riunire le Coree»

Il senatore Razzi dice comunque di non portare rancore e di essere fiero di quanto fatto durante gli anni in Parlamento, soprattutto dell’amicizia con il dittatore coreano Kim Jong-un. «Ha visto che gli atleti delle due Coree sfileranno insieme alle Olimpiadi? Beh, a quel dialogo modestamente ho contributo pure io…». E ancora: «I giocatori coreani venuti in Italia, alla Fiorentina, al Cagliari: ho avuto un ruolo pure lì…».

(Foto: ANSA / RICCARDO ANTIMIANI)

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