Paola Perego si sfoga: «Non ho dormito per mesi per l’ingiustizia subita con Parliamone…sabato»

12/07/2017 di Redazione

Paola Perego ha concesso una lunga intervista alla rivista Chi in merito al suo ritorno in televisione, e alla sofferenza patita dopo la chiusura del suo ultimo programma, Parliamone…sabato. Nella prossima stagione la conduttrice tornerà in prima serata sulla Rai, ma l’amarezza accumulata per la fine della trasmissione è ancora elevate. Paola Perego, moglie di uno dei più importanti agenti della TV italiana, Lucio Presto, confessa di non aver dormito per molti mesi a causa dell’ingiustizia subita. «Sto tentando a fatica di ritornare alla vita da quel momento per me difficile, ma resterà sempre un episodio doloroso, inspiegabile e violento». Perego rimarca di aver sofferto particolarmente per gli attacchi subiti da alcune donne, fatti solo per interessi di Palazzo. Il programma Parliamone…sabato era stato chiuso per una lista in cui erano stati elencati i motivi per cui gli italiani preferivano come mogli le donne dell’Est alle loro connazionali. L’elenco, ricco di pregiudizi a sfondo razziale, aveva suscitato una forte polemica mediatica conclusasi con la decisione della Rai di cancellare la trasmissione del sabato pomeriggio di Rai Uno.

PAOLA PEREGO SI SFOGA A CHI CONTRO L’INGIUSTIZIA E LA VIOLENZA SUBITE

Paola Perego ha inoltre difeso le sue passate conduzioni, negando di aver mai fatto televisione trash. « Parlare di tv trash a volte è un modo spicciolo per liquidare tante cose, ma credo che l’accezione negativa del termine non si possa adattare ai programmi che ho condotto». La moglie di Lucio Presta evidenzia come suo marito sia un obiettivo sensibile, e sottolinea come più volte sia stata attaccate lei per colpire in realtà lui, anche se non lega direttamente la chiusura di Parliamone…sabato a questo. Paola Perego confessa a Chi come dopo molti anni si concederà una vacanza molto lunga per riprendersi dallo stress  vissuto nei mesi scorsi, per recuperare la serenità strappatale con violenza.

Foto copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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