Blu di vergogna: le forze di pace dell’Onu accusate di abusi sessuali su minori ad Haiti

I racconti terribili dei bambini di Haiti in un rapporto segreto dell’Onu svelato da Associated Press. Ben 134 caschi blu provenienti dallo Sri Lanka, impegnati in una missione di pace nel Paese caraibico per cercare di stabilizzarlo dopo la cacciata del presidente Jean-Bertrande Aristide, si sarebbero resi protagonisti di ripetuti abusi sessuali su minori. E non tutti sarebbero stati puniti.

I RACCONTI DELLE VITTIME DEGLI ABUSI DEI CASCHI BLU DELL’ONU

Le vittime, indicate da una lettera e da un numero progressivo (della serie V01, V02…) hanno illustrato le circostanze delle violenze subite. I militari, alcuni anche di alto rango, abusavano di loro per 75 centesimi di dollaro (ad Haiti, si riesce a vivere anche con 2 dollari e mezzo al giorno), per un succo di frutta o per una merendina. Ma la vicenda potrebbe essere ancora di più vaste proporzioni: nel corso di 12 anni, a partire dal 2004, sarebbero stati segnalati oltre 2000 casi di violenze sessuali ad opera dei caschi blu impegnati in missioni in tutto il mondo, 300 dei quali su minori.

Haiti, insomma, sarebbe soltanto la punta di un iceberg. In più, metterebbe in evidenza un’altra pratica deprecabile: dei 134 soldati coinvolti – si legge nel report -, 114 sono stati mandati a casa, in Sri Lanka, e nessuno di questi sarebbe stato ancora punito. Una situazione inaccettabile, che getta un’ombra profonda sull’intera organizzazione internazionale.

L’Onu, consapevole di questi episodi, ha annunciato in marzo delle nuove misure contro chi si rende protagonista di abusi sessuali. Il segretario generale Antonio Guterres ha dichiarato: «Non tollereremo nessuno che commette questi abusi e non permetteremo ad alcuno di coprire questi crimini con la bandiera delle Nazioni Unite». Nazioni Unite che, secondo la legislazione vigente, possono ben poco nei confronti dei caschi blu. Questi, infatti, restano sotto la tutela delle singole nazioni di provenienza, che dovrebbero intervenire per punire eventuali crimini commessi dai propri soldati durante le missioni all’estero.

«È una cosa inaccettabile – ha detto l’avvocato haitiano Mario Joseph, che sta combattendo per far ottenere risarcimenti anche per l’epidemia di colera (che uccise 10mila persone del suo Paese), portata ad Haiti dai soldati nepalesi -. Immaginate cosa succederebbe se i caschi blu dell’Onu andassero negli Stati Uniti, portassero il colera e stuprassero i bambini. I diritti umani non esistono solo per le persone ricche e di pelle bianca»

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Se quanto riportato dall’Associare Press dovesse essere confermato, si aprirebbe un nuovo scenario imbarazzante per le Nazioni Unite. Che riporta alla mente i fatti di Srebrenica, uno degli episodi più cruenti della storia dopo la Seconda Guerra mondiale. In quell’occasione, morirono più di 8mila bosniaci di fede musulmana e, tra questi, 300 uomini che si erano rifugiati nella base dei caschi blu olandesi, i quali lasciarono che i serbo-bosniaci di Mladic continuassero a compiere il massacro. 

FOTO: ANSA/POL

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