Torino: i genitori-nonni non potranno riavere la loro bambina. «Resterà con la nuova famiglia»

13/03/2017 di Redazione

La Corte d’Appello di Torino ha respinto il ricorso presentato dalla coppia dei “genitori nonni”, 75 anni lui (Luigi Deambrosis) e 63 lei (Gabriella Carsano), di Casale Monferrato confermando l’adottabilità della bimba. La piccola fu allontanata dalla famiglia poche settimane dopo la sua nascita. Nata nel 2010 la bambina fu allontanata dal tribunale dopo una denuncia per presunto abbandono da parte dei vicini di casa, rivelatasi poi infondata. Luigi e Gabriella sono stati battezzati dalla stampa come “genitori nonni” per l’età avanzata di entrambi i coniugi.

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Il papà è stato assolto in tutti e tre i gradi di giudizio accusato di aver abbandonato la piccola nel sedile dell’auto. Si trattò in relatà solo di 7 minuti, il tempo di preparare alla piccola il biberon. Repubblica Torino riassume la vicenda giudiziaria:

«Andavamo e venivamo tra l’auto e l’appartamento, la tenevamo costantemente d’occhio: è stata nel seggiolino 7 minuti, il tempo di scaldarle il latte» aveva spiegato Luigi Deambrosis. Non solo. Secondo la Cassazione, che aveva disposto il nuovo processo d’appello, tutte le sentenze precedenti avevano sullo sfondo un pregiudizio riguardo all’età di Luigi e Gabriella, che non a caso sono stati ribattezzati dall’opinione pubblica “genitori nonni”. Lui adesso ha 75 anni e lei 63. Quando è nata la figlia ne avevano 69 e 57. E c’è chi sostiene che già in ospedale, dopo il parto, fossero stati allertati i servizi sociali per la questione dell’età. Ma la legge non prevede limiti «per chi intende generare un figlio» ha scritto la Cassazione.

La bimba da quattro anni è stata adottata e da allora non ha contatti con i genitori naturali. Nel novembre 2013 la Cassazione aveva confermato quanto, un anno prima, aveva già stabilito la Corte d’appello di Torino, ovvero che la bimba era adottabile. Lo scorso giugno, però, con un nuovo pronunciamento la Cassazione ha ribaltato quello procedente rinviando alla Corte d’Appello. In tutto questo tempo, mentre i Deambrosis lottavano da un tribunale all’altro per riavere indietro la figlia la piccola cresceva accudita da altri genitori tramite una sentenza di adozione. L’avvocato della coppia, Adriana Boscagli, ha anticipato a Repubblica la sua intenzione di impugnare l’ultimo provvedimento: «Certamente la sentenza tiene conto dello stato attuale della bimba, che vive con un’altra famiglia e dell’eventuale trauma conseguente alla separazione, ma prima o poi bisognerà spiegarle che i suoi genitori sono altri e come mai è stata allontanata da loro. Confidavamo in una Corte più coraggiosa che considerasse i genitori naturali come una coppia assolutamente in grado di prendersene cura della bambina. Ora faremo ricorso in Cassazione».

(Da sx Luigi Deambrosis e Gabriella Carsano in una foto di qualche anno fa. Torino,17 settembre 2011 ANSA/ DI MARCO)

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