Olimpiadi di Roma 1960: 4 performance che hanno fatto la storia, da Cassius Clay a Livio Berruti

25/08/2016 di Redazione

Olimpiadi Roma 1960

56 anni dalle prime e uniche Olimpiadi di Roma. Un anniversario particolarmente significativo in questi giorni, durante i quali la discussione sulla possibilità di organizzare i giochi olimpici del 2024 nella Capitale è più accesa che mai. Nell’attesa di scoprire il verdetto finale della sindaca capitolina, abbiamo deciso di ricordare i Giochi della XVII Olimpiade attraverso quattro momenti memorabili che segnarono la storia della competizione a Roma.

Olimpiadi Roma 1960. La storia

I Giochi della XVII Olimpiade si tennero a Roma, dal 25 agosto all’11 settembre 1960. Dopo la rinuncia ai giochi nel 1908, a causa dell’eruzione del Vesuvio, e l’annullamento dell’edizione del 1944 per il perdurare della Seconda Guerra Mondiale, la Capitale italiana si vide assegnare, finalmente, l’arduo compito di organizzare la competizione più famosa del mondo. Molte strutture vennero realizzate ad hoc per l’occasione (come il Velodromo, il Palazzetto dello Sport e il villaggio olimpico), mentre altre vennero semplicemente ammodernate (lo Stadio Olimpico) o allestite provvisoriamente per ospitare alcune delle gare in programma. Gli iscritti furono oltre cinquemila, per un totale di 84 nazioni.

La cerimonia d’apertura si tenne il 25 agosto allo Stadio Olimpico, al cospetto di 80mila spettatori, di fronte ai quali il Presidente Giovanni Gronchi dichiarò ufficialmente l’apertura dei giochi. L’evento è documentato ne La Grande Olimpiade, il film ufficiale a cura dell’Istituto Luce. Eccone un estratto:

Ma passiamo agli eventi sportivi più importanti che segnarono la storia delle Olimpiadi romane del 1960.

Olimpiadi Roma 1960. La medaglia d’oro del giovanissimo Cassius Clay

Fu proprio durante i Giochi della XVII Olimpiade che il mondo poté assistere alla nascita del campione che avrebbe rivoluzionato il mondo della boxe. Parliamo di Cassius Marcellus Clay, il futuro Muhammed Ali, che a soli 18 anni sconfisse tutti i campioni in gara, aggiudicandosi la medaglia d’oro e quella che venne definita per anni “la più bella vittoria olimpica di sempre”. Ecco il video integrale della gara e la premiazione di Cassius Clay:

Olimpiadi Roma 1960. Wilma Rudolph diventa la Regina delle Olimpiadi Romane

Uno dei momenti più coinvolgenti dei Giochi di quell’anno, a livello umano e agonistico, fu sicuramente la vittoria della cosiddetta Gazzella Nera, la giovane afroamericana Wilma Rudolph. Colpita a 8 anni da una poliomielite che le paralizzò la gamba sinistra, l’atleta del Tenneesee riuscì a trionfare nei 100 e 200 metri piani e nella staffetta 4×100, aiutata da un piccolo apparecchio ortopedico ai piedi, e a conquistare il titolo di Regina delle Olimpiadi Romane.

Olimpiadi Roma 1960. Abebe Bikila, il maratoneta scalzo che divenne il primo africano di colore a vincere l’oro

L’importanza della vittoria di Abebe Bikila trascende i confini delle competizioni olimpiche. Nato in Etiopia, Bikila arrivò ai Giochi della XVII Olimpiade come un perfetto sconosciuto nel mondo dello sport e con un passato da agente di polizia e guardia del corpo. Seguendo il suggerimento del suo allenatore, Bikila corse i 42 chilometri della maratona senza scarpe. E fu proprio così, scalzo, che l’atleta tagliò per primo il traguardo sotto l’Arco di Costantino, stabilendo il nuovo record olimpico di 2h15’16″2 e diventando un eroe nazionale.

Olimpiadi Roma 2016. Livio Berrutti diventa il primo  primo europeo a spezzare il dominio olimpico dei nordamericani nei 200 metri piani

Una delle più grandi vittorie italiane nel corso delle Olimpiadi di Roma del 1960 fu indiscutibilmente quella di Livio Berruti. Con il suo fisico magrolino e gli occhiali da sole sul volto, il velocista italiano tagliò il traguardo dei 200 m confermando il record di 20″5 ottenuto già nelle semifinali e sconfiggendo gli statunitensi, favoriti sin dalla vigilia delle competizioni.

(Photocredit copertina: ANSA)

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