Donne che combattono l’ISIS

26/05/2016 di Redazione

ISIS yazide

, nella lotta all’ISIS condotta dalle milizie curde dell’YBS le donne yazide rivestono un ruolo importante. Molte di loro ammettono come la vendetta contro i terroristi che hanno stuprato, torturato e ucciso loro amici o familiari siano uno dei motivi principali del loro impegno militare. Tanto da dire al giornale Die Welt come sia bello uccidere un terrorista dell’ISIS.

DONNE YAZIDE ISIS

YBS è il nome dell’esercito yazida che combatte l’ISIS in Siria. Controllato dal governo curdo-iracheno, YBS conta miliziani che provengono dall’etnia che abita la zona più settentrionale dell’Iraq e della Siria, la più colpita dalla violenza barbara dei terroristi wahhabiti. Gli yazidi sono una popolazione doppiamente colpevole agli occhi dei salafiti sunniti: non sono arabi, e sono seguaci di una religione diversa dall’Islam. L’odio contro gli yazidi ha scatenato un vero e proprio genocidio contro di loro, quando le milizie di al-Baghdadi hanno costituito un’entità substatuale tra Iraq e Siria. Secondo stime dell’Onu 450 mila yazidi sono stati costretti a scappare dalle loro case, 5 mila uomini sono stati uccisi, e 7 mila donne sono state schiavizzate.

DONNE YAZIDE CHI SONO

In un colloquio svolto da Die Welt con diverse donne yazide le combattenti di YBS ammettono il loro desiderio di vendetta nei confronti dell’ISIS. Un sentimento certo sbagliato, ma comprensibile, in chi ha subito da vicino un simile orrore. Molte delle guerriglieri sono entrate nelle truppe di resistenza yazida subito dopo l’avanzata dell’ISIS, e hanno combattuto per liberare la strategica area del Sinjar, posta al confine tra Iraq e Siria. Chi combatte nell’esercito yazida sogna la rivoluzione e la parità dei sessi. Uomini e donne giocano a pallavolo insieme, e nei loro rapporti manca la subordinazione femminile tipica di una certa cultura araba. Tra i miliziani di YBS la figura di riferimento rimane Abdullah Öcalan, il fondatore del PKK da ormai quasi vent’anni in carcere in Turchia per terrorismo.

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