Si può vivere una settimana senza Google?

Si può stare una settimana senza Google? Il motore di ricerca dell’azienda californiana offre il servizio più completo sul mercato, come testimoniato dal suo assoluto dominio rispetto agli altri concorrenti. Spiegel Online ha provato a testare se si possa navigare in internet senza Google, e l’utilizzo degli altri motori di ricerca ha confermato la superiorità di Big G.

GOOGLE E I MOTORI DI RICERCA – Google è una delle aziende leader del settore IT americano. Insieme ad altri colossi come Facebook o Apple la società è stata criticata per pratiche di controllo degli utenti troppo invasive, così come per il suo abuso di monopolio, critiche particolarmente sentite in Europa. La Corte di Giustizia dell’UE ha condannato Google ad applicare il diritto all’oblio, e al Parlamento europeo oggi si voterà su una risoluzione non vincolante sullo spacchettamento della società. Un redattore di Spiegel Online ha così voluto testare la possibilità di riuscire a sopravvivere una settimana senza digitare chiavi di ricerca sul motore di ricerca più consultato online. La prima cosa da fare per passare 7 giorni senza Google consigliata dal sito di Der Spiegel è cancellare Chrome come browser. A differenza dei suoi concorrenti Chrome fa cercare direttamente su Google, e di conseguenza se si vuole rinunciare a questo sito la vita è particolarmente complicata. Il redattore di Spiegel Online si è così affidato a Firefox Modzilla, e ha utilizzato come primo motore di ricerca DuckDuckGo, presente nella lista proposta dal nuovo browser. DuckDuckGo è sviluppato da una piccola società della Pennsylvania, con un proprio indice e diverse funzioni presenti anche su Google, come il tempo, anche se le previsioni sono fornite solo in inglese.

GOOGLE, DUCKDUCKGO, BING E QWANT – Il giudizio su DuckDuckGo è positivo per velocità e notizie trovate, ma Spiegel Online rimarca come manchino servizi molto popolari come le mappe e le notizie fornite da Google Maps e Google News. Il primo giorno senza Google passa in modo tranquillo, e per il secondo giorno di esperimento viene scelto Bing, il motore di ricerca della Microsoft su cui si appoggia anche il sito di Yahoo. Su Bing ci sono le carte geografiche e le notizie come su Google, e come su Google quando vengono presentati i risultati delle ricerche non c’è un semplice elenco di link. Quando si cercano informazioni su un attore o cantante famoso, si nota come entrambi questi motori di ricerca indicizzino in testa le notizie più recenti, a differenza di DuckDuckGo. Secondo Spiegel Online Bing appare come la migliore alternativa a Google, anche se la sostanziale equivalenza dei suoi servizi non corrisponde alla percentuale di mercato. Un ulteriore test è effettuato con il francese Qwant, ma questo motore di ricerca francese non viene particolarmente apprezzato. Quando si digita una chiave compare un’immagine di attesa, e talvolta i risultati arrivano dopo diversi secondi. Spiegel Online rimarca come utilizzando altri motori di ricerca si riscontri la superiorità di Google, che è rafforzata dai servizi aggiunti forniti accanto alla funzione principale, come le carte, il pratico traduttore o la cache per leggere pagine web senza andare direttamente alla fonte. Altro servizio chiave sono i video di Youtube, ai quali difficilmente si riesce a rinunciare se si vuole navigare.

Photo credit: GEORGES GOBET/AFP/Getty Images

Share this article