Nonostante sia a conoscenza dell’età dell’utente, Apple permette l’accesso a app per il BSDM anche ai ragazzini

L'indagine del Tech Transparency Project ha portato alla luce una serie di falle non da poco nel sistema di sicurezza per i bambini di Apple

26/08/2021 di Ilaria Roncone

Questa affermazione è frutto di una ricerca del Tech Transparency Project (TTP) che ha confermato la mancata coerenza tra le informazioni che Apple conosce di un utente e l’accesso ad applicazioni destinate ad adulti. Il risultato è che la big tech permette, sull’App Store, l’accesso ad applicazioni di sesso occasionale e BSDM – riservate a utenti con più di 17 anni – nonostante l’età autodichiarata sia minore.

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Apple e le app vietate ai minori di 17 anni accessibili a tutti

Sembra che ci siano delle falle non da poco nella gestione che Apple fa delle restrizioni sull’età nell’App Store. Il risultato ottenuto da Tech Transparency Project è frutto della creazione di un account utente che afferma di essere nato nel febbraio 2007. L’età autodichiarata dall’utente fittizio era di 14 anni ma, nonostante ciò, ha potuto scaricare applicazioni per incontri sessuali occasioni e BSDM come “Eros: Hook Up & Adult Chat” e “KinkD: Kink, BDSM Dating Life” – come riporta il Guardian -.

Nonostante entrambe le applicazioni siano indicate per i maggiori di 17 anni, quello che succede se un minorenne prova a scaricarle è la semplice comparsa di un pop-up che chiede di “toccare OK per confermare di avere più di 17 anni”. Tramite l’esperimento il risultato è che ci sono almeno 37 app per adulti che hanno permesso a utenti minorenni di accedere tramite i loro account iCloud potendo visualizzare, di fatti, contenuti per adulti.

Troppe falle nella sicurezza di Apple per i bambini

Apple, che definisce il suo store un «luogo sicuro per i bambini», per ora non ha voluto commentare il rapporto. Un portavoce si è limitato a indicare al Guardian le funzioni di controllo parentale dell’azienda, ovvero quelle che permettono ai genitori di scegliere quali app i bambini possono scaricare e quanto tempo devono trascorrere su specifici siti.

«L’indagine rivela grandi falle nelle misure di sicurezza per i bambini dell’App Store – ha concluso il rapporto – mostrando quanto sia facile per i giovani adolescenti accedere alle app per adulti che offrono appuntamenti, chat casuali, sesso occasionale e gioco d’azzardo, anche quando Apple sa che l’utente è minorenne». In molti hanno commentato i risultati della ricerca che, di fatti, smentiscono le linee di sicurezza per i minori dettate dal colosso tech.

«Apple sostiene che mantiene una stretta presa sui creatori dell’App Store per proteggere i consumatori da contenuti dannosi – ha detto Michelle Kuppersmith, il direttore esecutivo dell’organizzazione no-profit Campaign for Accountability – ma non ha nemmeno messo in piedi la salvaguardia più ovvia per tenere al sicuro gli utenti minorenni». Il co-direttore di ParenstTogether, non profit-per genitori, ha sottolineato come Apple fallisca nel «proteggere i bambini dallo sfruttamento, permettendo loro di accedere impunemente al sesso occasionale e alle app di stranger-chat» con «tassi di adescamento online dei bambini quasi raddoppiati l’anno scorso».

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