Annalisa Chirico fa la linguaccia a Travaglio: «Te la ripropongo, ma la vedrai soltanto in video»

Annalisa Chirico ha risposto a Marco Travaglio per la sua frase nell’editoriale odierno sul Fatto Quotidiano. Il direttore della testata, infatti, ha recensito con la sua consueta battuta tagliente il libro della giornalista del Foglio Stelle cadenti. In questo saggio, la Chirico propone l’idea di una sorta di triumvirato formato da Matteo Renzi, Matteo Salvini e Mario Draghi, con al centro quest’ultimo come presidente del Consiglio, supportato da forze politiche che la giornalista definisce ‘responsabili’. Il direttore del Fatto Quotidiano aveva commentato così: «Ma poi ci vorrebbero pure tre lingue come le sue per leccarli tutti e tre».

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Annalisa Chirico e la risposta a Marco Travaglio per la frase sulla sua lingua

Annalisa Chirico ritiene che questa frase di Marco Travaglio sia stata sessista e che le donne della politica, spesso oggetto di insulti di questo tipo, non abbiano fatto nulla per difenderla. La giornalista ha girato un video nel tardo pomeriggio del 13 luglio per esplicitare ancora di più il suo pensiero:

Annalisa Chirico, infatti, ha affermato che le sue tesi saranno anche state contestabili, ma per contrastarle non bisognava per forza scadere nell’insulto volgare. La giornalista ha mostrato più volte la lingua affermando come questa sua parte del corpo sia stata oggetto di attenzione da parte dello scritto di Travaglio e con la lingua ha salutato il direttore del Fatto Quotidiano nella parte finale di questo video di circa due minuti: «Caro Travaglio, ti ripropongo la mia lingua che vedrai soltanto in video. Questa è per Travaglio, la rifaccio».

Il supporto di Nicola Porro e di Dagospia ad Annalisa Chirico

Nella querelle tra i due giornalisti, nel corso della giornata, erano intervenuti anche Nicola Porro e il sito Dagospia. Su quest’ultimo portale, questa mattina Annalisa Chirico aveva pubblicato una lettera in risposta all’editoriale di Marco Travaglio, mentre Nicola Porro aveva chiesto una presa di posizione da parte di tutti quelli che, in altre occasioni, avevano denunciato episodi o frasi sessiste nei confronti di esponenti del mondo politico, delle istituzioni o, ancora, tra i professionisti.

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