La risposta del direttore di La7 alle varie querele annunciate da Giorgia Meloni

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Andrea Salerno ha ribadito quando già detto in passato in merito alle polemiche sugli ospiti nelle varie trasmissioni dell'emittente

In attesa di scoprire se quanto annunciato in un video pubblicato sui social (preceduto da una serie di tweet) da Giorgia Meloni si tradurrà in una reale sequela di querele nei confronti di chi – secondo la leader di Fratelli d’Italia – l’ha insultata, minacciata e accusata attraverso “mistificazioni”, il direttore di La7 Andrea Salerno ha deciso di replicare attraverso un sintetico tweet in cui (come già accaduto in passato) spiega le dinamiche pluraliste alla base dei programmi – in particolare i talk show – in onda sull’emittente di Urbano Cairo.



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Nel video-denuncia di Giorgia Meloni si fa riferimento – in particolare – alle parole della scrittrice Ginevra Bompiani (a Di Martedì, condotto da Giovanni Floris) e a quelle pronunciate dalla filosofa Rosi Braidotti (a Otto e Mezzo, condotto da Lilli Gruber). E Andrea Salerno ha dichiarato quanto segue.



Spazio e ascolto a tutte le opinioni. Comprese quelle che non sono piaciute e che, probabilmente, saranno oggetto di querela da parte di Giorgia Meloni. Perché da giorni, da quando è stato diffuso il video sui social, molte trasmissioni hanno dedicato ampi approfondimenti al comizio della leader di Fratelli d’Italia in Spagna, a sostegno del movimento di estrema destra – di chiara e dichiarata ispirazione franchista – Vox. Un discorso contro le “lobby LGBT“, contro l’immigrazione e la finanza internazionale. Parole rinvigorite dai toni molto accesi utilizzati dalla stessa deputata italiana nella sua trasferta a Marbella di domenica scorsa.

Argomenti, temi e toni che sono stati oggetto di diverse opinioni e commenti, in special modo nelle trasmissioni di La7. Prima a Otto e Mezzo e poi a Di Martedì.

Andrea Salerno risponde alle “querele” di Giorgia Meloni

Ovviamente, come inevitabile, questa presa di posizione di Andrea Salerno a nome di La7 sta provocando diverse polemiche. Anche quelle del passato (più o meno recente) sugli ospiti da invitare nelle varie discussioni per creare quel dibattito che rappresenta la formula principale per alimentare l’audience di una o più trasmissioni. In molti – anche coloro i quali non sono “storicamente” dalla parte della destra italiana rappresentata da Giorgia Meloni – hanno fatto riemergere quella polvere nascosta sotto il tappeto delle “puntate precedenti” dell’eterno dibattito sui limiti della “libertà di espressione del pensiero” in televisione.

Il “terrapiattista” citato da Fausto Panunzi è solo la cartina di tornasole di un discorso molto più ampio. Perché durante le fasi più acute della pandemia – in particolar modo dopo l’inizio della campagna vaccinale – una polemica analoga colpì proprio La7, rea di dare tanto, troppo spazio alla fronda no vax in molte (non tutte) trasmissioni. Anche in prima serata. E le discussioni furono anche intestine, con il direttore del Tg di La7 – Enrico Mentana – che si scagliò contro questo “atteggiamento”.

E il canovaccio si sta ripetendo con gli ospiti che intervengono per parlare della guerra in Ucraina. Rimarrà nelle teche di La7, infatti, lo scontro in diretta – di domenica 5 giugno – tra Alessandro Sallusti e Massimo Giletti che stava conducendo Non è L’Arena dalla piazza Rossa di Mosca. E proprio lì, secondo l’accusa del direttore di Libero quotidiano e di buona parte dell’opinione pubblica, è stato dato ampio spazio ai cosiddetti “propagandisti russi”. Una dinamica che sembra ricalcare in pieno la spiegazione data (anche) oggi da Andrea Salerno sul caso Meloni.

Il tweet di Crosetto contro Lilli Gruber

E nella cornice di questo quadro che ha tutte le sembianze della Guernica di Pablo Picasso, si inserisce un tweet pubblicato – durante la puntata di Otto e Mezzo andata in onda martedì 24 giugno – da Guido Crosetto contro Lilli Gruber.

Secondo il co-fondatore di Fratelli d’Italia, la conduttrice di Otto e Mezzo è come Erode, il Re della Giudea che – come raccontato nel Vangelo – ordinò la strage dei bambini per cercare di uccidere Gesù Cristo. E lo fa con un parallelismo decisamente critico (per usare un eufemismo) e che non racconta a pieno quanto andato in onda. Perché a Otto e Mezzo, in quella puntata specifica, sono stati utilizzati dei toni molto duri e d’accusa nei confronti di Giorgia Meloni. Ma non dalla conduttrice, bensì da un ospite.