L’Andalusia dice basta agli addii al nubilato e celibato
03/09/2018 di Gaia Mellone
Troppo chiasso, indecenza e danni per le strade. La Costa del Sol spagnola ha deciso di bandire gli adii al celibato e nubilato, seguendo l’esempio di Tarifa e Conil.
Addio agli addi a nubilato e celibato, un «turismo ubriaco e di scempi»
Sono tre delle mete predilette per i weekend di addio al nubilato, ma non per molto ancora. Malaga, Granada e Córdoba stanno attuando una politica restrittiva sui festeggiamenti dei quasi-sposi. A Malaga per esempio, il sindaco Francisco de la Torre, ha annunciato che aumenterà il numero di poliziotti per le strade proprio per controllare i gruppi di addio al celibato e nubilato; a Granada invece, l’assessore Ana Muñoz (PSOE), ha incontrato i principali gruppi politici per porre fine a ciò che ha definito «una vetrina di barbarie che la città non deve sopportare». A Cordoba la richiesta di maggior controllo arriva invece direttamente dagli albergatori. Questo tipo di turismo non piace, è troppo chiassoso e spesso indecente: Munoz lo ha definito come un «turismo ubriaco che danneggia l’immagine della città e causa molti problemi di convivenza a vicini e visitatori», mentre il consigliere comunale del turismo di Cordoba Pedro García (IU) ha sottolineato come la città patrimonio dell’umanità «debba aspirare ad un turismo di eccellenza» e che sta studiando «nuovi modelli e misure necessarie per porre fine a questo tipo di vacanze».
Addio agli addi a nubilato e celibato, colpa dei pacchetti creati ad hoc
Secondo quanto riportato da El Pais, per le strade di Granada si possono concentrare oltre 20 gruppi che salutano celibato e nubilato a weekend, tanto che la polizia locale dedica una pattuglia apposita dal mezzogiorno del giovedì fino al sabato sera, come confermato dal portavoce della polizia locale, Jacinto Sánchez: «Controlliamo che non facciano più rumore di quanto permesso, che non bevano sulle strade pubbliche e che non ci sia alcuna rottura di arredo urbano».
Se la Spagna è sempre stata una meta di festeggiamenti di questo genere, è anche vero che negli ultimi anni il fenomeno è esploso, diventando ingestibile per i residenti e le attività locali. La colpa sarebbe dei pacchetti creati ad hoc. Su internet si può acquistare a prezzi estremamente competitivi un viaggio completamente organizzato, con alloggio, ristorante e attività incluse, dalla Spa al trekking, fino alle serate in discoteca o i bar tour. Spesso le lamentele arrivano proprio dagli albergatori, che non riescono a tenere sotto controllo i gruppi in arrivo.
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Addio agli addi a nubilato e celibato, basterebbe un po’ di educazione
Sergio Barrientos, capo di Eclipse, una società responsabile per l’organizzazione di eventi a Siviglia, ha dichiarato al Pais come spesso nei pacchetti sia incluso un codice di comportamento che vietano, ad esempio, l’utilizzo di megafoni o l’abbigliamento eccessivamente volgare. Non essendoci però una regolamentazione uniforme, non può esserci controllo, e ad un basso prezzo offerto da molti corrisponde un alto livello di “imbarbarimento”. Basterebbe un po’ più di educazione, e suggerirla laddove mancasse. Di questa opinione è anche il presidente della corporazione del commercio alberghiero Antonio Luque che ha dichiarato: «Gli addii sono benvenuti purché rispettosi della convivenza dei cittadini. Generano buoni guadagni per le nostre imprese e possono essere la porta d’ingresso per nuove visite alla nostra città nel futuro. Ma quelli che vengono a disturbare e comportarsi male non li vogliamo». Spesso il tutto si risolve in un ammonimento o un rimprovero ufficiale, ma a volte la polizia è arrivata a requisire strumenti e Device di disturbo, come strumenti musicali o amplificatori portatili.
Addio agli addi a nubilato e celibato, Conil e Tarifa prime città
Integrare un controllo del chiasso e del decoro senza intaccare entrate del turismo e libertà individuale è spinoso, ma alcune città ci sono riuscite. Conil ad esempio è stata la prima ad eliminare gli addi “molesti” nel 2015. Il sindaco Juan Bermúdez (IU), ha rinforzato la vigilanza su strade e spiagge, e alla fine dello scorso anno ha fatto redigere una nuova ordinanza, entrata in vigore questa estate. Solo nella prima settimana sono stati sanzionate oltre 30 persone, arrivano a multe fino ai 3000 euro per disturbo dell’ordine pubblico e indecenza di abbigliamento. Multati anche ristoranti e appartamenti in affitto che non tenevano sotto controllo la situazione.
Più severa invece la politica di Tarifa, dove il consiglio comunale è arrivata a negare le licenze, o a modificarle, per le aziende che favorivano comportamenti di questo genere, come ad esempio i noleggi delle bici di gruppo: lo scorso anno sono state raggiunte 180 sanzioni legate al disordine pubblico. Inoltre il consiglio comunale ha avviato anche una pratica di controllo sui social network delle attività che promuovono questo tipo di pacchetti. Attenzione: non significa che gli addii al celibato e al nubilato non si facciano più; ci sono ancora, ma sono più morigerati.
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(Credits immagine di copertina: pixabay CC0 Creative Commons)