Amazon pensa di risolvere il problema dei dipendenti stressati con una “Zen Room”

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Una piccola stanza, che dall'esterno ha le dimensioni di un bagno chimico. Lì dentro i magazzinieri del gigante dell'e-commerce potranno vedere video sulla "consapevolezza"

«Soffro lo stress», cantavano i Velvet nel lontano 2001. La band romana parlava, in modo ironico e scanzonato, del logorio mentale e fisico dell’essere star nel panorama musicale. Fossero nati 20 anni dopo, però, avrebbero potuto sfruttare le mitiche stanze Zen messe a disposizione da Amazon per i suoi dipendenti. Mettendo da parte il sarcasmo, oggi affrontiamo un tema molto serio che il gigante dell’e-commerce vuol provare a risolvere inserendo all’interno dei proprio stabilimenti alcune “Amazon ZenBooths” che possono essere sintetizzate con il nomignolo, molto azzeccato, di “AmaZen“. La soluzione a tutti i mali o un palliativo che sembra essere molto social e poco utile?



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Per rispondere a questa domanda servirà tempo. La novità, infatti, è stata annunciata e introdotta di recente e fa parte del programma “WorkingWell” messo in atto dall’azienda anche per rispondere alle proteste (e alla minaccia della creazione di un sindacato unico, che per il momento è stata rimandata) dei lavoratori. Negli ultimi mesi, infatti, molte denunce hanno sdoganato la favola dell’isola felice dei dipendenti Amazon. Molti di loro, infatti, hanno denunciato turni di lavoro massacranti dentro e fuori dagli stabilimenti. L’attenzione mediatica, poi, si era spostata anche sul caso dei “corrieri” costretti e espletare le loro funzioni fisiologiche all’interno di una bottiglia mentre erano in viaggio tra una consegna e l’altra.



Amazon ZenBooths, le stanze per i dipendenti stressati

E adesso, dopo aver realizzato un algoritmo per la regolamentazione delle turnazioni tra i dipendenti all’interno dei suoi stabilimenti (affinché ogni persona non svolga per troppo tempo una stessa attività, in modo da non sollecitare continuamente sempre una stessa zona muscolare), ecco arrivare gli Amazon ZenBooths: «Si concentra sugli esercizi di consapevolezza ed è attualmente disponibile tramite chioschi self-service – ha dichiarato Leila Brown, responsabile del programma di salute e sicurezza sul lavoro dell’azienda -. I dipendenti possono guardare brevi video con attività di benessere facili da seguire, comprese meditazioni guidate, affermazioni positive e scene rilassanti con suoni».



Funzionerà o sarà solamente una boutade molto scenica, ma poco efficace? Ai posteri l’ardua sentenza. Chissà se basterà una stanza zen e di auto-consapevolezza per rendere migliore la percezione del lavoro dei dipendenti Amazon.

(foto di copertina: da WorkingWell di Amazon)