La Trenta si difende sull’alloggio: «Avevo bisogno di un appartamento grande»
18/11/2019 di Redazione
Nella giornata di ieri, Elisabetta Trenta – ex ministro della Difesa nel governo Conte 1 – si era lamentata sui social network perché Fiorenza Sarzanini, giornalista del Corriere della Sera che ha firmato lo scoop sul suo appartamento assegnatole quando era ministro e mantenuto con la successiva assegnazione al marito, non l’aveva interpellata. Puntuale, questa mattina, è arrivata l’intervista all’ex ministro esponente del Movimento 5 Stelle, nell’occhio del ciclone da ieri per questa vicenda.
LEGGI ANCHE > Elisabetta Trenta mantiene l’alloggio da ministra intestandolo al marito militare
Alloggio Trenta, la difesa dell’ex ministra sull’assegnazione
In modo particolare, la giornalista ha voluto iniziare da un punto ben preciso: dal momento che Elisabetta Trenta aveva un appartamento al Pigneto, a Roma, non poteva rinunciare all’alloggio assegnatole quando era ministro? La risposta è stata questa: «No, c’erano problemi di controllo e di sicurezza. In quella zona si spaccia droga e la strada non ha vie d’uscita. E poi io avevo bisogno di un posto dove incontrare le persone, di un alloggio grande. Era necessaria riservatezza».
Alloggio Trenta, il passaggio dall’ex ministra al marito
Questa, insomma, la giustificazione sull’assegnazione. Ma adesso Elisabetta Trenta conferma il possibile passaggio dell’appartamento al marito, il maggiore dell’esercito Claudio Passarelli (quando la Trenta era ministro, un suo trasferimento provocò qualche malumore e diversi attacchi alla stessa esponente del Movimento 5 Stelle), e afferma che l’assegnazione sia avvenuta in maniera totalmente regolare. Tanto che, adesso, non sembra opportuno rinunciarvi.
«Ho l’atto di cessazione dell’esercito a me – ha risposto – e ho tre mesi per andare via. Intanto mio marito ha fatto richiesta perché è aiutante di campo di un generale e per il suo ruolo può avere quell’appartamento». Inoltre, ha ricordato che il marito non ha appartamenti di proprietà a Roma e che quello al Pigneto è intestato soltanto a lei. Per questo lo stato maggiore dell’Esercito non ha sollevato eccezioni nell’eventuale passaggio di assegnazione dall’ex ministra al marito.
Alloggio Trenta, la reazione dell’ex ministra
Intanto, l’ex ministra Trenta continua a difendersi e a tutelarsi: «Vorrei capire – scrive su Facebook – dove sarebbe la mia colpa. È per caso mio marito la colpa? Perché si, come molti sanno, oltre a essere io una militare ho anche un marito soldato. È questa la colpa? È una colpa essere sposata con un uomo che ha giurato al Paese come ho fatto io stessa? Oggi ci troviamo di fronte a una montatura mediatica senza precedenti, che ha dei precisi mandanti. Gli stessi che ieri hanno diffuso un documento interno alla nostra intelligence sul mio conto».