Perché Alessandro Pagano non dice che la Lega non era in Aula quando si commemorò il poliziotto morto?

13/05/2020 di Enzo Boldi

Quando si vuole fare del facile populismo, si rischia di fare brutte figure. E dopo le polemiche per le parole del deputato leghista Alessandro Pagano alla Camera, emergono realtà non controvertibili che mostrano tutti i presupposti errati fatti dal parlamentare del Carroccio. Prima di etichettare Silvia Romano come una ‘neo-terrorista’, il politico – ex Ncd e ora al seguito di Salvini – ha criticato il governo per la sua assenza istituzionale al funerale di Pasquale Apicella, il poliziotto morto durante un inseguimento a Napoli la notte tra il 26 e il 27 aprile. Montecitorio ha omaggiato la memoria dell’agente con un minuto di commemorazione, ma in quel momento gli scranni della Lega – era il 30 aprile – erano vuoti.

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Alessandro Pagano e la Lega assente il 30 aprile

Sui 125 scranni occupati dalla Lega a Montecitorio, risultavano essere presenti solamente 4/5 deputati. Gli altri, la maggior parte, non erano in Aula mentre si commemorava la memoria del poliziotto morto a Napoli. Già allora ci furono polemiche e ora, dopo quel sillogismo sbagliato di Alessandro Pagano, non si può che tornare a parlare i questa vicenda, sottolineando come il facile populismo non abbia attinenza con la realtà.

La cronistoria

E il 30 aprile deve essere una data molto importante. Nella notte, infatti, i deputati della Lega – tra cui Alessandro Pagano – avevano occupato il Parlamento in segno di protesta. Nella stessa mattinata, c’era stata l’informativa di Giuseppe Conte. Poi, durante la seduta e poco prima della commemorazione a Pasquale Apicella, l’Aula si è svuotata come gli scranni desolati della Lega. Ora, però, il suo deputato accusa il governo di non aver partecipato alle commemorazioni per il poliziotto morto. Ma era il suo partito a essere assente.

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