Gianni Alemanno vuole denunciare il pm che indaga su Salvini

27/08/2018 di Enzo Boldi

Adesso tutto il centrodestra – sempre più a destra – torna compatto a difesa di Matteo Salvini. Dopo Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, anche Gianni Alemanno prende parte al soccorso (mediatico) del Ministro dell’Interno, accusato dal procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio di «sequestro di persona» in merito alle gestione del caso della nave della Guardia Costiera Diciotti e del mancato sbarco – per 10 giorni – dei migranti presenti a bordo.

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Alemanno, dopo la parentesi, tra luci e ombre, al Campidoglio ha fondato una nuova «forza» politica chiamata «Movimento Nazionale per la Sovranità», di cui ne è il rappresentante più fulgido, insieme all’ex governatore della Regione Lazio Francesco Storace. «Come Segretario del Movimento – scrive Gianni Alemanno sulla propria pagina Facebook – ho dato mandato al nostro ufficio legale di verificare la possibilità di denunciare il PM Luigi Patronaggio ai sensi dell’Art. 294 del Codice Penale che sanziona gli “Attentati contro i diritti politici del cittadino“».

Alemanno difende Salvini e attacca il pm Patronaggio per « attentato ai diritti politici»

Cosa prevede questo reato? Lo spiega – citando per filo e per segno l’articolo in questione del Codice Penale – lo stesso Alemanno: «Chiunque con violenza, minaccia o inganno impedisce in tutto o in parte l’esercizio di un diritto politico (…) è punito con la reclusione da uno a cinque anni». L’ex Sindaco della Capitale ed ex Ministro delle Politiche Agricole del governo Berlusconi (dal 2001 al 2006), spiega anche che «l’avviso di garanzia inviato a Salvini potrebbe infatti essere visto come un tentativo di impedire a un Ministro di svolgere la sua attività d’indirizzo politico direttamente conseguente dal voto espresso dalla maggioranza degli italiani sulla base di ben precisi impegni elettorali».

Dopo Berlusconi e Meloni, anche Alemanno difende Salvini

Nel frattempo, i dirigenti e i militanti del Movimento Nazionale per la Sovranità, di cui Alemanno è Segretario, hanno annunciato di essersi autodenunciati come «correi» di Matteo Salvini, in quanto elettori che hanno contribuito a dare mandato al leader della Lega per fermare lo sbarco di clandestini sulle coste italiane. Perché, come sottolinea concludendo l’ex Sindaco di Roma, «l’Italia non può continuare a subire l’invasione dei clandestini nella completa indifferenza dell’Europa», e le scelte del Ministro dell’Interno su questo tema sono «coraggiose, difficili e strettamente funzionali al raggiungimento di questi obiettivi».

(foto di copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

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