Continua la lotta tra OpenAI e Google per assicurarsi il “cliente” Apple

L'azienda di Cupertino ha da tempo un accordo con Sam Altman, ma potrebbe aggiungere anche Gemini

28/05/2024 di Enzo Boldi

Le voci continuano a rincorrersi e oggi i rumors non sembrano più smentirsi l’uno con l’altro. Nei mesi scorsi, abbiamo spiegato come Apple abbia – di fatto – rinunciato al grande piano (almeno per il momento) di creare una sua intelligenza artificiale da mettere a disposizione degli utenti sui suoi dispositivi. Si era parlato di un accordo con OpenAI per portare alcune funzionalità di ChatGPT all’interno degli smartphone, tablet e pc. Si era, poi, raccontato di un imminente intesa per far convivere Gemini di Google all’interno di questi stessi device. Una contraddizione? No, perché oggi si parla di una doppia possibilità: l’AI su iPhone (e non solo) che dovrebbe comparire a partire dall’aggiornamento del sistema operativo iOS 18 potrebbe far coesistere entrambi i sistemi sullo stesso dispositivo.

LEGGI ANCHE > Come ChatGPT deve mitigare i rischi per rispettare il “legittimo interesse”

A raccontare questo retroscena è il giornalista, esperto del settore tech, Mark Gurman all’interno del suo spazio su Bloomberg. Secondo quanto trapelato, l’AI su iPhone – con iOS 18 – potrebbe sbarcare in una duplice veste: OpenAI e ChatGPT come chatbot primario e Google con Gemini sotto forma di “opzione” messa a disposizione degli utenti. Dunque, quel che sembrava essere una matassa difficile da dirimere, potrebbe trasformarsi in un doppio accordo.

AI su iPhone, oltre OpenAI c’è anche Google

Dunque, l’accordo con OpenAI potrebbe non essere in esclusiva. Ovviamente, dobbiamo utilizzare tutti i condizionali del caso visto che – almeno pubblicamente – entrambe le aziende non hanno rilasciato alcuna comunicazione ufficiale. Ma in casa Cupertino è pronto un piano B, chiamato Google, che potrebbe non rappresentare solamente un’alternativa qualora l’intesa con Sam Altman dovesse saltare.

«D’altra parte, OpenAI comporta dei rischi. Altman è diventato sempre più controverso nel mondo dell’intelligenza artificiale, anche prima del litigio della scorsa settimana con Scarlett Johansson. OpenAI ha anche una struttura aziendale precaria. Altman è stato brevemente estromesso dalla carica di CEO lo scorso anno, generando una crisi per i dipendenti e per il suo principale sostenitore, Microsoft». 

Questa è una delle criticità che ha portato a riaprire i contatti con Google per una partnership su Gemini. OpenAI, nonostante la crescita esponenziale, è al centro di diverse controverse. Non ultima quella derivante dal rapporto della task force dei Garanti Privacy Europei su ChatGPT.

Share this article
TAGS