Anche Apple sta utilizzando ChatGPT per iOS 18
Gli esiti della sua ricerca su una intelligenza proprietaria di Apple, evidentemente, non hanno dato i frutti sperati. E allora si appoggia al lavoro fatto da altri, almeno in fase di test
30/01/2024 di Gianmichele Laino
Ci sono tracce di ChatGPT all’interno del codice del nuovo sistema operativo di Apple. Per molti versi, iOS 18 sarà il più importante aggiornamento del sistema operativo da quando è stato lanciato. E – ancora una volta – l’importanza di uno strumento tecnologico viene misurata in maniera direttamente proporzionale all’impiego dell’intelligenza artificiale. Visto che, nel prossimo sistema operativo made in Cupertino, ci saranno una serie di funzionalità che permetteranno all’utente di sintetizzare delle lunghe conversazioni, di avere delle play list ancor più personalizzate e che ci sarà dell’intelligenza artificiale generativa anche nelle app legate agli strumenti di lavoro, va da sé che sarà questa la linea lungo cui muoversi per comprendere l’evoluzione del sistema operativo stesso. Tuttavia, nonostante i numerosi tentativi di Apple di sviluppare una propria intelligenza artificiale proprietaria, sembra essere verosimile che – almeno in fase di test – l’azienda di Tim Cook punti fortissimo sulle API di OpenAI.
LEGGI ANCHE > Perché ChatGPT è tornato disponibile in Italia nonostante i problemi?
Apple e ChatGPT, una proposta verso iOS 18
La rivista specializzata 9to5Mac ha infatti scovato, tra le righe di codice della versione beta di iOS 17.4 (un aggiornamento che precederà di poco il lancio della nuova versione del sistema operativo proprietario) più riferimenti a ChatGPT, soprattutto per quanto riguarda il nuovo framework privato SiriSummarization. Praticamente, grazie alle API di ChatGPT, Siri – la prima intelligenza artificiale di Apple che, tuttavia, è rimasta abbastanza indietro nella sua evoluzione rispetto alle moderne tecnologie di AI generativa – sarà in grado di sintetizzare dei testi complessi. La sensazione è che l’interfaccia che proporrà questa sintesi sarà nello stile proprietario di Apple, ma che la tecnica di addestramento sfrutti proprio il lavoro fatto da OpenAI con ChatGPT.
La richiesta che sarà inviata a Siri potrà variare tra il “rispondi a queste domande” al “per favore, riassumi”: si tratta dei prompt con cui una rinnovata Siri sarà in grado – nelle app di messaggistica – di effettuare dei resoconti delle conversazioni più lunghe o di fornire delle risposte. Inoltre, dato un determinato invio di un messaggio, Siri potrà essere in grado di proporre diverse azioni all’utente, tra cui la chiamata, la risposta al messaggio, il salvataggio di un contatto e così via. Ma perché Apple sta utilizzando ChatGPT? Davvero assisteremo, in output, a un crossover tra questi due colossi?
In realtà, non è così. Più che altro, si tratta di un lavoro preliminare e un po’ dietro le quinte: Apple si sta servendo di OpenAI per misurare il suo stato di avanzamento in tema di intelligenza artificiale. Al momento, infatti, la beta di iOS 17.4 sta utilizzando ChatGPT come strumento di verifica e di test dei risultati raggiunti dal suo sistema proprietario. Sarà più verosimile, invece, che la nuova Siri sarà caratterizzata dal sistema AjaxGPT, quello interno a Cupertino.