Riconosciuta l’aggravante mafiosa a Roberto Spada: prese a testate il giornalista a Ostia
13/11/2019 di Gaia Mellone
La Cassazione ha confermato la condanna a sei anni di reclusione per Roberto Spada, che nel 2017 aveva colpito con una testata il giornalista Daniele Piervincenzi e aggredito l’intera troupe che stava registrando per una puntata di Nemo. La Corte ha inoltre riconosciuto l’aggravante mafiosa dell’aggressione. Alla lettura della sentenza era presente in aula anche la sindaca di Roma Virginia Raggi che su Twitter ha poi commentato la notizia scrivendo «Sentenza della Cassazione è una vittoria dei cittadini onesti contro la criminalità: a Roma non c’è spazio per la mafia. Un abbraccio a Daniele Piervincenzi ed Edoardo Anselmi. #NonAbbassiamoLoSguardo #FuoriLaMafiaDaRoma».
Riconosciuta l’aggravante mafiosa a Roberto Spada: prese a testate il giornalista a Ostia
LEGGI ANCHE>La sentenza: il clan Spada è un’associazione mafiosa
La Corte di cassazione ha accolto le richieste del Pg pasquale Fimiani che aveva evidenziato gli indicatori del metodo mafioso dell’aggressione di Daniele Piervincenzi da parte di Roberto Spada, compresa l’intimidazione, confermata dal fatto che nessuno dei presenti ebbe il coraggio di intervenire. «Sono stati correttamente individuati, dal verdetto della Corte di Appello, gli indici sintomatici che rilevano la sussistenza dell’aggravante del metodo mafioso con una deliberata e ostentata manifestazione di potere» aveva infatti sottolineato Fimiani nella sua requisitoria. E gli “ermellini” gli hanno dato ragione, confermando la pena a sei anni di reclusione per Roberto Spada, attualmente nel carcere di Tolmezzo e già condannato all’ergastolo per un altro processo.
(Credits immagine di copertina: ANSA/ FERMO IMMAGINE NEMO NESSUNO ESCLUSO)