La sentenza: il clan Spada è un’associazione mafiosa

24/09/2019 di Enzo Boldi

Il clan Spada costituisce «un’associazione per delinquere di stampo mafioso» che si è instaurata nel territorio romano trovando sfogo e rifugio sul litorale di Ostia. È questo quanto sentenziato in serata dalla Corte d’Assise di Roma nel processo, celebrato all’interno dell’aula bunker del carcere di Rebibbia, ai 24 imputati legati alla famiglia di Ostia. In aula era presenta anche il sindaco della capitale, Virginia Raggi.

Sono stati tre ergastoli decisi dai giudici della Corte d’Assise di Roma nel maxiprocesso  che si è tenuto nell’aula bunker del carcere di Rebibbia, oltre ad aver etichettato l’intero clan Spada come un’associazione di stampo mafioso. Il massimo della pena è stato deciso per i capi Carmine Spada, detto Romoletto, per Roberto Spada, già condannato per la vicenda della testata ad un giornalista della Rai e per Ottavio Spada, detto Marco.

Il clan Spada è un’associazione mafiosa

La vicenda processuale è partita da quel 25 gennaio dello scorso anno, quando un’operazione delle forze dell’ordine – chiamata ‘Eclissi’ – portò all’arresto di 32 persone tutte legate al clan Spada. Da lì proseguirono le indagini e ci fu il brutto gesto di Roberto Spada nei confronti del giornalista Rai Daniele Piervincenzi, colpito al volto con una testata davanti alla palestra gestita dalla famiglia malavitosa di Ostia. Fino alla sentenza di questa sera in cui sono stati accusati i tre condannati all’ergastolo e gli altri coinvolti di reati quali: omicidio, usura ed estorsione, detenzione e porto di armi e di esplosivi, incendio e danneggiamento aggravati ed altri crimini contro la persona. Capitolo anche per il traffico di droga e altri reati relativi alle attività commerciali e balneari sul lungomare di Ostia.

Le parole di Virginia Raggi

«Questa sentenza riconosce che sul litorale di Roma c’è la mafia. Si può parlare di mafia a Roma. Ringrazio magistratura e forze dell’ordine e soprattutto quei cittadini che denunciano la criminalità – ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, arrivata in aula per la sentenza -. Io sono qui per stare accanto a quei cittadini. Restituire fiducia ai cittadini onesti che per troppo tempo hanno avuto paura»

(foto di copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

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