Adinolfi contro i gay sacerdoti: «La Chiesa ha un problema di omessualità, non di pedofilia»
24/05/2018 di Redazione
Mario Adinolfi ha preso una posizione controversa in merito all’omosessualità e al problema della pedofilia nella Chiesa. Secondo il leader del Popolo della Famiglia, i gay non possono fare i preti, anche perché sono loro che hanno creato la maggior parte delle vicende che hanno contribuito allo scandalo degli abusi sui minori commessi dai religiosi cattolici.
Adinolfi attacca i gay che non possono fare i sacerdoti e hanno creato lo scandalo pedofilia nella Chiesa
«Gli omosessuali non possono essere ordinati in sacerdoti, non devono proprio entrare in seminario. C’è una regola. Io ho sempre detto che il problema della Chiesa non è la pedofilia, è l’omosessualità. Il 90% delle storie che noi raccontiamo come storie di pedofilia, sono in realtà rapporti omosessuali. Storie di preti omosessuali che vanno con i ragazzi di 15 anni, che a tutti gli effetti, anche secondo gli ordinamenti giuridici, sono rapporti omosessuali, non rapporti pedofili. Il problema della Chiesa è la lobby gay interna al Vaticano, lo ha denunciato anche Papa Francesco. Nella Chiesa l’omosessualità è un peccato, una persona con tendenze omosessuali non può fare il sacerdote. Come non potrebbe farlo un donnaiolo», ha detto Mario Adinolfi a Radio Cusano Campus.
La descrizione degli scandali di pedofilia data dal leader del Popolo della Famiglia non appare corretta, così come distante dall’insegnamento della Chiesa è anche la contrarietà all’ordinazione degli omosessuali, visto che il peccato è il rapporto sessuale al di fuori del matrimonio e non a scopo procreativo. Adinolfi ha anche attaccato Giuseppe Conte, definendolo un presidente del Consiglio non eletto, non candidato da nessuno.