Gli abitanti di Codogno infastiditi: “Volete le foto con le mascherine, ma se continuate così le aziende non riapriranno più”

Questo il monito degli abitanti di Codogno per i giornalisti. Come da prassi la zona attualmente in quarantena – che comprende Codogno, Casalpusterlengo, Castiglione d’Adda e altri per un totale di dieci comuni – viene visitata da giornalisti di ogni testata alla ricerca di informazioni. E, a quanto pare, sono in molti a trovare fastidioso il clima che si sta creando, arrivando ad accusare anche i giornalisti che vanno a caccia di persone con le mascherine per fotografarle.

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Gli abitanti delle zone isolate hanno paura che le aziende non riaprano

Il clima è comprensibilmente teso nelle zone isolate. Per chi sta fuori è come guardare un film, immaginandosi cosa debba essere stare nella zona rossa. C’è chi è arrivato a ipotizzare che presto interverrà l’esercito ai confini della zona rossa per obbligare i possibili contagiati a non muoversi. La verità? Le persone isolate temono per la loro quotidianità. La situazione durerà, in base a quanto stabilito per il momento dalle autorità, almeno una settimana. Il che vuol dire che scuole, attività commerciali, aziende saranno chiuse. E che non si festeggerà nemmeno il Carnevale. Una signora intervistata nella zona rossa ha dichiarato che «alcuni giornalisti danno il voltastomaco» perché alla disperata ricerca di persone con la mascherina da fotografare. E, nonostante tutto, non ce ne sarebbero così tante in giro.

La Bassa Padania rischia di diventare la Wuhan italiana

Il rischio che la Bassa Padania diventi la Wuhan italiana è già, in parte, diventato concreta realtà. Le cittadine sono deserte e le persone seriamente preoccupate per le proprie attività commerciali e il proprio lavoro. C’è chi si fa filmare con la mascherina ma poi, appena la telecamera si spegne, se la leva per fumare: questo quanto dichiarato dalla signora. Che si rivolge ai giornalisti: «Il coronavirus non la faceva tremare? Se questo è il clima che volete creare le fabbriche non riapriranno più».

(Foto copertina da Google Maps)

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