Ci sono volute 5 settimane per riportare internet a Tonga

Disastro con precedenti: non è la prima volta che Tonga subisce gli effetti disastrosi dell'eruzione del vulcano Hunga Tonga-Hunga Hàapai. Questa volta ci sono volute cinque settimane per ripristinare internet nell'isola principale, ma quelle minori ancora ne sono sprovviste

23/02/2022 di Redazione

Chi non utilizza internet ogni giorno, tante ore al giorno? E se non potessi accedere ad Internet per un lungo periodo, come ti sentiresti? Questo è quello che è successo agli abitanti di Tonga che, oltre a dover fare i conti con gli effetti di un’eruzione vulcanica devastante che ha provocato la morte di sei persone e demolito moltissime abitazioni, hanno dovuto vivere senza alcuna connessione ad Internet dal momento in cui si è verificato il disastro, ovvero cinque settimane fa. Dal 15 gennaio, infatti, Tonga è stata resa offline quando l’eruzione distruttiva ha stracciato il cavo Internet sottomarino lungo 500 miglia fino alle vicine isole Fiji. Perdere la connessione ad Internet non è una banalità, poiché gran parte degli isolani lavorano in smart working o comunque devono svolgere compiti e lavori. Inoltre, i contatti con i propri familiari all’estero sono stati difficoltosi dopo l’evento. 

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Tonga, gli effetti dell’interruzione di internet 5 settimane dopo

Solo ieri gli abitanti dell’isola principale di Tonga sono tornati alla normalità. Martedì, infatti, gli isolani hanno scoperto di poter nuovamente riconnettersi al mondo dopo aver atteso il compimento delle riparazioni del cavo sottomarino (l’unico!) che collega l’isola ad Internet. Era il 3 febbraio quando giungevano dalla Papua Nuova Guinea a Tonga una nave con a bordo attrezzature specializzate per la ricostruzione, 57 miglia di nuovo cavo in fibra ottica e un gruppo di ingegneri. James Panuve, CEO di Tonga Cable Ltd, questa settimana ha dichiarato ai media locali che:«da quando è arrivata la nave, abbiamo lavorato 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per 18 giorni», e che: «Nessuno avrebbe immaginato il disastro che abbiamo incontrato».

Il fenomeno non è nuovo, poiché il disastro ha molti precedenti. Infatti, già a inizio febbraio, ad un mese di distanza dall’esplosione del vulcano sottomarino e dal forte tsunami che aveva interessato le coste, Tonga viveva in una situazione di anormalità. Oltre ai numerosi isolani che persero lavoro e abitazione, i maggiori problemi inerivano l’accesso alla rete internet. Andando, poi, indietro di poco nel tempo, troviamo un’altra eruzione del vulcano che ha bloccato l’isola, interrotto la connessione ad Internet e condizionato i soccorsi.

In realtà, non tutte le persone hanno ottenuto il ripristino della rete Internet, poiché quelle che abitano le isole minori saranno costrette ad attendere fino al termine delle riparazioni alla parte domestica del cavo, un lavoro che potrebbe durare svariati mesi nel caso in cui il danno fosse tanto grave come molti temono. Il governo tongano, nelle ultime settimane, ha fornito alcuni servizi Internet basilari, ma le velocità di questi non si avvicinano in alcun modo a quelle fornite dal cavo sottomarino. Sono state molte le richieste di aiuto a seguito dell’eruzione e SpaceX ha donato 50 antenne Internet Starlink in grado di offrire una connettività a banda larga attraverso la rete satellitare. Il governo, però, non le ha ancora messe in campo. Ora che l’isola maggiore è ritornata alla normalità, le prossime mosse, probabilmente, saranno volte a supportare le isole minori per riportare l’accessibilità ad Internet anche in queste.

Foto IPP/zumapress Nuku’alofa

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