Zuckerberg e la grande fusione: «Vuole unire Facebook, Instagram e WhatsApp»

Non è proprio la fine dei social, ma ci siamo vicini. Secondo alcune fonti vicine al CEO di Facebook che hanno parlato al New York Times e hanno chiesto di restare anonime, Mark Zuckerberg sarebbe pronto a unire sotto una stessa app di messaggistica Facebook, Instagram e WhatsApp. Ovvero, i social network che fanno parte della sua galassia e del suo impero tecnologico e monetario.

Zuckerberg e la fusione della messaggistica su FB, Instagram e WhatsApp

Non ci sarà una fusione intesa in senso stretto: secondo le quattro persone che hanno parlato con il New York Times, infatti, i tre diversi social network continueranno a funzionare autonomamente e indipendentemente tra di loro. Ma la verità è che questa mossa di Zuckerberg potrebbe anticipare qualcosa di più profondo. Magari in un futuro neanche troppo lontano.

La base su cui partire è la crittografia end-to-end, quella tipica di WhatsApp: un discorso del genere, infatti, non potrebbe essere fatto senza garantire la perfetta sicurezza della condivisione di messaggi di testo, immagini e video.

Le rivelazioni al New York Times su Zuckerberg

Una mezza ammissione arriva, in questo senso, anche da Menlo Park: «Vogliamo costruire le migliori esperienze di messaggistica possibili; – confermano da Facebook – la gente vuole scambiarsi messaggi in modo veloce, semplice, affidabile e privato. Stiamo lavorando per portare la crittografia end-to-end ad altri nostri servizi di messaggistica e stiamo valutando come rendere più facile raggiungere amici e familiari attraverso i diversi network. Chiaramente, in una fase come questa in cui stiamo iniziando a definire tutti i dettagli per capire come rendere tutto questo possibile, sono ancora molte le discussioni e i confronti in atto».

Il grande passo potrebbe essere compiuto già entro il 2020. Non senza qualche malumore interno: dalle parti di Facebook – stando a quanto riporta il New York Times – ci sono forti perplessità su questo accorpamento: il problema è sempre lo stesso, nessuno vuole perdere la propria autonomia, nemmeno tra dipendenti che lavorano a tre progetti diversi sotto lo stesso capo.

Photo By ELIOT BLONDET/ABACAPRESS.COM

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