Zingaretti a Di Martedì: «Da Renzi un’operazione di basso livello»

05/11/2019 di Enzo Boldi

Settimane di tensione nella maggioranza. Ad agitare le acque è stato, più volte, Matteo Renzi che in diverse occasioni ha criticato aspramente le scelte del governo per la Manovra 2020. Il leader di Italia Viva ha avuto da ridire su moltissimi punti decisi e approvati in consiglio dei Ministri. Dopo giorni di silenzio e dichiarazioni a mezza bocca, il segretario del Partito Democratico si è sfogato a Di Martedì, la trasmissione di approfondimento politico in onda su La7. Zingaretti contro Renzi, con toni molto accesi e aspri. Segno che all’interno del governo ci sia una ferita difficile da sanare per via di alcuni palesi atteggiamenti avversi.

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«Giusto che tutti portino il contributo in un’alleanza, il problema è se porti idee per costruire provvedimenti o per logorare e criticare – ha detto Nicola Zingaretti rispondendo alle domande di Giovanni Floris sullo stato dell’arte nella Maggioranza sulla Manovra 2020 -. Aprire una polemica su una manovra sottoscritta da tutti è un’operazione di basso livello che gli italiani giudicheranno».

Zingaretti contro Renzi

L’operazione di basso livello, secondo il segretario del Pd, è costituita dalle continue frecciate – che sembrano evidenti tentativi di spallata per via dei toni e dei giudizi caustici – che il leader della neonata Italia Viva ha lanciato tra interviste sui giornali, in televisione e con alcuni post social. Il Zingaretti contro Renzi prosegue, con un’analisi su quel che provocano queste continue liti.

«Se noi mostriamo alle persone un litigio continuo, quella destra che si è presentata a piazza San Giovanni crescerà sempre più – ha proseguito Nicola Zingaretti -. Quindi io combatto anche per Renzi, perché se pensa che fare le polemiche è un modo per conquistare voti ha capito male».

L’avviso per il futuro

Zingaretti ha poi proseguito spiegando che l’intenzione del Pd è ridiscutere la tassa sulle auto aziendali e il rinvio della plastic tax, ma con un avvertimento: «Si può governare insieme da alleati, non si può governare insieme da nemici. Quando si governa insieme da nemici c’è un prevalere di interessi particolari che danneggia la qualità del lavoro del governo. E su questo non siamo disponibili».

(foto di copertina: da frame di Di martedì, su La7)

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