Zangrillo dice che l’Italia sta «reagendo in modo positivo»

Le parole del primario del San Raffaele a Stasera Italia

29/10/2020 di Redazione

Alberto Zangrillo è stato ospite della trasmissione Stasera Italia. Il primario dell’ospedale San Raffaele – che spesso nel corso di questa pandemia è stato criticato per le espressioni utilizzate in televisione – cerca di lanciare un messaggio distensivo e, se vogliamo, in linea anche con le politiche messe in atto in questo momento dal governo per affrontare l’emergenza coronavirus. Secondo il primario del San Raffaele, nel corso del confronto con Barbara Palombelli, ha sottolineato come l’Italia debba stare tranquilla per quello che sta succedendo in questa fase.

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Zangrillo dice di stare tranquilli

«Quelli che arrivano in ospedale adesso – dice Zangrillo – non sono pazienti che arrivano tutti in condizioni gravi, ma cercano nella struttura sanitaria il punto di riferimento in questa situazione difficile. Certo, ci sono anche i pazienti in terapia intensiva, ma la maggior parte delle persone arriva in tempo per essere curata. Per questo dobbiamo stare più tranquilli rispetto a prima, l’Italia sta reagendo in maniera positiva».

Le previsioni di Alberto Zangrillo, in diverse fasi della pandemia, non si sono poi rivelate rispondenti all’andamento della pandemia. Il 31 maggio – ad esempio – aveva affermato che il virus fosse ‘clinicamente morto’, mentre oggi assistiamo alla seconda ondata. C’erano state anche delle piccole contraddizioni comunicative nella gestione della positività del suo paziente storico, Silvio Berlusconi: all’inizio aveva detto che il leader di Forza Italia era asintomatico, cosa che poi non si è rivelata corretta, dal momento che per l’ex presidente del Consiglio si è reso necessario anche un ricovero in ospedale.

Le parole di Zangrillo a Stasera Italia

Oggi, invece, Zangrillo invita alla prudenza e sottolinea come la situazione in questo momento sia tutto sommato sotto controllo: «Non è un fenomeno italiano, è un fenomeno europeo e mondiale e noi abbiamo la brutta abitudine di guardare solo ai nostri errori. Noi siamo stati un modello nella gestione dell’epidemia» – ha concluso il primario del San Raffaele.

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