Anche Zaia ritiene «inevitabile» la decisione del governo su discoteche e sale da ballo
Il Presidente del Veneto d'accordo con le misure stringenti prese domenica da Roberto Speranza
18/08/2020 di Enzo Boldi
Lunedì è stato il giorno in cui Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono scesi sulla pista da ballo per attaccare il governo contro la decisione di vietare le attività del ballo. L’ordinanza, firmata da Roberto Speranza domenica pomeriggio, riguarda non solo le discoteche, ma anche gli altri tipi di locali (anche all’aperto, come lidi e stabilimenti) in cui sarà fatto divieto – fino al 7 settembre – di ballare. Poi è arrivata la dichiarazione di Antonio Tajani, molto diversa rispetto a quelle rilasciate dai suoi colleghi di coalizione. E sulla stessa lunghezza d’onda si pone il leghista Luca Zaia sulle discoteche.
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In un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, il Presidente della Regione Veneto – che ricorda un passato da pr nelle discoteche – ritiene sia ingiusto demonizzare i locali da ballo, ma che fosse anche inevitabile prendere decisioni come quella presa dal governo con l’ultima ordinanza del ministero della Salute. Insomma, le immagini che sono arrivate da molte zone d’Italia – in particolare dai luoghi di villeggiatura – hanno resto non criticabile (secondo Zaia) la mossa dell’esecutivo.
Zaia sulle discoteche e la decisione inevitabile del governo
«È difficile essere contrari alla chiusura, perché certe scene che abbiamo visto sono inaccettabili. Sicuramente per responsabilità di alcuni gestori che hanno voluto riempire oltre misura i loro locali – ha detto Luca Zaia sulle discoteche -. Ma, va detto, anche per l’irresponsabilità di chi non indossa la mascherina e non rispetta il distanziamento. Ma stiamo attenti alla demonizzazione delle discoteche». Il Presidente del Veneto sottolinea, però, che questa decisione non rappresenta la panacea di tutti i mali, perché anche per strada le persone continuano a fare assembramenti.
La vecchia ordinanza del Veneto
E lo stesso Zaia ha ricordato come, appoggiandosi sul dpcm del 14 luglio scorso, in Veneto fosse stata emanata un’ordinanza che prevedeva il taglio del 50% di ingressi all’interno delle discoteche e sale da ballo. Ma molti gestori, fin dal primo giorno, hanno violato quell’indicazione, arrivando anche a chiusure da parte delle forze dell’ordine.
(foto di copertina: da profilo Facebook di Luca Zaia + Pixabay)